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L’incredibile lettera di Monsignor Viganò a Donald Trump
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Il testo integrale della “lettera aperta” che l’Arcivescovo ha scritto a Trump contenente accuse e rivelazioni sconvolgenti
Una lettera dal contenuto incredibile che sta suscitando una bufera. E’ quella che Monsignor Carlo Maria Viganò ha scritto al Presidente degli Stati Uniti d’America. L’Arcivescovo ha rivolto un accorato appello a Donald Trump, chiedendogli aiuto in questo momento storico così particolare che stiamo vivendo. Nel testo della missiva Viganò svela le trame di un preciso piano mondiale che si celerebbe dietro la pandemia in corso, denominato Great Reset. Usando le metafore “religiose” di Bene contro Male, Viganò traccia un quadro sorprendente e terribile della situazione internazionale. Accusando senza mezzi termini alcuni protagonisti della scena politica, religiosa ed economica mondiale, come Bill Gates, Papa Bergoglio e vari Ministri europei, tra cui Giuseppe Conte. Viganò investe Trump del ruolo di potente alleato, schierandosi chiaramente a favore di una sua elezione in vista delle votazioni che si terranno il prossimo 3 novembre. Di seguito il testo integrale della lettera:
“Signor Presidente, mi consenta di rivolgermi a Lei, in quest’ora in cui le sorti del mondo intero sono minacciate da una cospirazione globale contro Dio e contro l’umanità. Le scrivo come Arcivescovo, come Successore degli Apostoli, come ex-Nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America. Le scrivo nel silenzio delle autorità civili e religiose: voglia accogliere queste mie parole come la «voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1, 23).
Come ho avuto modo di scriverLe nella mia Lettera dello scorso giugno, questo momento storico vede schierate le forze del Male in una battaglia senza quartiere contro le forze del Bene; forze del Male che sembrano potenti e organizzate dinanzi ai figli della Luce, disorientati e disorganizzati, abbandonati dai loro capi temporali e spirituali.
Sentiamo moltiplicarsi gli attacchi di chi vuole demolire le basi stesse della società: la famiglia naturale, il rispetto per la vita umana, l’amore per la Patria, la libertà di educazione e di impresa. Vediamo i capi delle Nazioni e i leader religiosi assecondare questo suicidio della cultura occidentale e della sua anima cristiana, mentre ai cittadini e ai credenti sono negati i diritti fondamentali, in nome di un’emergenza sanitaria che sempre più si rivela come strumentale all’instaurazione di una disumana tirannide senza volto.
Un piano globale, denominato Great Reset, è in via di realizzazione. Ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con cui limitare drasticamente le libertà delle persone e dei popoli. In alcune nazioni questo progetto è già stato approvato e finanziato; in altre è ancora in uno stadio iniziale. Dietro i leader mondiali, complici ed esecutori di questo progetto infernale, si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda.
Scopo del Great Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici. Aldilà degli enormi interessi economici che muovono i promotori del Great Reset, l’imposizione della vaccinazione si accompagnerà all’obbligo di un passaporto sanitario e di un ID digitale, con il conseguente tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni.
Signor Presidente, immagino che questa notizia Le sia già nota: in alcuni Paesi il Great Reset dovrebbe essere attivato tra la fine di quest’anno e il primo trimestre del 2021. A tal scopo, sono previsti ulteriori lockdown, ufficialmente giustificati da una presunta seconda e terza ondata della pandemia. Ella sa bene quali mezzi siano stati dispiegati per seminare il panico e legittimare draconiane limitazioni delle libertà individuali, provocando ad arte una crisi economica mondiale. Questa crisi serve per rendere irreversibile, nelle intenzioni dei suoi artefici, il ricorso degli Stati al Great Reset, dando il colpo di grazia a un mondo di cui si vuole cancellare completamente l’esistenza e lo stesso ricordo. Ma questo mondo, Signor Presidente, porta con sé persone, affetti, istituzioni, fede, cultura, tradizioni, ideali: persone e valori che non agiscono come automi, che non obbediscono come macchine, perché dotate di un’anima e di un cuore, perché legate tra loro da un vincolo spirituale che trae la propria forza dall’alto, da quel Dio che i nostri avversari vogliono sfidare, come all’inizio dei tempi fece Lucifero con il suo «non serviam».
Molti – lo sappiamo bene – considerano con fastidio questo richiamo allo scontro tra Bene e Male, l’uso di toni “apocalittici”, che secondo loro esasperano gli animi e acuiscono le divisioni. Non c’è da stupirsi che il nemico si senta scoperto proprio quando crede di aver raggiunto indisturbato la cittadella da espugnare. C’è da stupirsi invece che non vi sia nessuno a lanciare l’allarme. La reazione del deep state a chi denuncia il suo piano è scomposta e incoerente, ma comprensibile. Proprio quando la complicità dei media mainstream era riuscita a rendere quasi indolore e inosservato il passaggio al Nuovo Ordine Mondiale, vengono alla luce inganni, scandali e crimini.
Fino a qualche mese fa, sminuire come «complottisti» coloro che denunciavano quei piani terribili, che ora vediamo compiersi fin nei minimi dettagli, era cosa facile. Nessuno, fino allo scorso febbraio, avrebbe mai pensato che si sarebbe giunti, in tutte le nostre città, ad arrestare i cittadini per il solo fatto di voler camminare per strada, di respirare, di voler tenere aperto il proprio negozio, di andare a Messa la domenica. Eppure avviene in tutto il mondo, anche in quell’Italia da cartolina che molti Americani considerano come un piccolo paese incantato, con i suoi antichi monumenti, le sue chiese, le sue incantevoli città, i suoi caratteristici villaggi. E mentre i politici se ne stanno asserragliati nei loro palazzi a promulgare decreti come dei satrapi persiani, le attività falliscono, chiudono i negozi, si impedisce alla popolazione di vivere, di muoversi, di lavorare, di pregare. Le disastrose conseguenze psicologiche di questa operazione si stanno già vedendo, ad iniziare dai suicidi di imprenditori disperati, e dai nostri figli, segregati dagli amici e dai compagni per seguire le lezioni davanti a un computer.
Nella Sacra Scrittura, San Paolo ci parla di «colui che si oppone» alla manifestazione del mistero dell’iniquità, il kathèkon (2Tess 2, 6-7). In ambito religioso, questo ostacolo è la Chiesa e in particolare il Papato; in ambito politico, è chi impedisce l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.
Come ormai è evidente, colui che occupa la Sede di Pietro fin dall’inizio ha tradito il proprio ruolo, per difendere e promuovere l’ideologia globalista, assecondando l’agenda della deep church, che lo ha scelto dal suo grembo.
Signor Presidente, Ella ha chiaramente affermato di voler difendere la Nazione, One Nation under God, le libertà fondamentali, i valori non negoziabili oggi negati e combattuti. È Lei, Caro Presidente, «colui che si oppone» al deep state, all’assalto finale dei figli delle tenebre.
Per questo occorre che tutte le persone di buona volontà si persuadano dell’importanza epocale delle imminenti elezioni: non tanto per questo o quel punto del programma politico, quanto piuttosto perché è l’ispirazione generale della Sua azione che meglio incarna – in questo particolare contesto storico – quel mondo, quel nostro mondo, che si vorrebbe cancellare a colpi di lockdown. Il Suo avversario è anche il nostro: è il Nemico del genere umano, colui che è «omicida sin dal principio» (Gv 8, 44).
Attorno a Lei si riuniscono con fiducia e coraggio coloro che La considerano l’ultimo presidio contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare un personaggio manovrato dal deep state, gravemente compromesso in scandali e corruzione, che farà agli Stati Uniti ciò che Jorge Mario Bergoglio sta facendo alla Chiesa, il Primo Ministro Conte all’Italia, il Presidente Macron alla Francia, il Primo Ministro Sanchez alla Spagna, e via dicendo. La ricattabilità di Joe Biden – al pari di quella dei Prelati del “cerchio magico” vaticano – consentirà di usarlo spregiudicatamente, consentendo a poteri illegittimi di interferire nella politica interna e negli equilibri internazionali. È evidente che chi lo manovra ha già pronto uno peggiore di lui con cui sostituirlo non appena se ne presenterà l’occasione.
Eppure, in questo quadro desolante, in questa avanzata apparentemente inesorabile del «Nemico invisibile», emerge un elemento di speranza. L’avversario non sa amare, e non comprende che non basta assicurare un reddito universale o cancellare i mutui per soggiogare le masse e convincerle a farsi marchiare come capi di bestiame. Questo popolo, che per troppo tempo ha sopportato i soprusi di un potere odioso e tirannico, sta riscoprendo di avere un’anima; sta comprendendo di non esser disposto a barattare la propria libertà con l’omologazione e la cancellazione della propria identità; sta iniziando a capire il valore dei legami familiari e sociali, dei vincoli di fede e di cultura che uniscono le persone oneste. Questo Great Reset è destinato a fallire perché chi lo ha pianificato non capisce che ci sono persone ancora disposte a scendere nelle strade per difendere i propri diritti, per proteggere i propri cari, per dare un futuro ai propri figli. L’inumanità livellatrice del progetto mondialista si infrangerà miseramente dinanzi all’opposizione ferma e coraggiosa dei figli della Luce. Il nemico ha dalla sua parte Satana, che non sa che odiare. Noi abbiamo dalla nostra parte il Signore Onnipotente, il Dio degli eserciti schierati in battaglia, e la Santissima Vergine, che schiaccerà il capo dell’antico Serpente. «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Rm 8, 31).
Signor Presidente, Ella sa bene quanto gli Stati Uniti d’America, in quest’ora cruciale, siano considerati l’antemurale contro cui si è scatenata la guerra dichiarata dai fautori del globalismo. Riponga la Sua fiducia nel Signore, forte delle parole dell’Apostolo: «Posso tutto in Colui che mi dà forza» (Fil 4, 13). Essere strumento della divina Provvidenza è una grande responsabilità, alla quale corrisponderanno certamente le grazie di stato necessarie, ardentemente implorate dai tanti che La sostengono con le loro preghiere.
Con questo celeste auspicio e l’assicurazione della mia preghiera per Lei, per la First Lady, e per i Suoi collaboratori, di tutto cuore Le giunga la mia Benedizione.
God bless the United States of America!
Carlo Maria Viganò
Arcivescovo Titolare di Ulpiana
già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
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Grandi festeggiamenti per l’arrivo delle reliquie di Sant’Antonio di Padova a Roma
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Oggi giovedì 13 febbraio 2025 giungeranno a Roma presso la Parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in Piazza Asti nr. 10, le Reliquie di Sant’Antonio di Padova: qui rimarranno per la venerazione dei fedeli fino a domenica 16 febbraio.
L’iniziativa si svolge, oltre che nell’Anno Giubilare, in occasione dell’Anno Antoniano parrocchiale che sta celebrando gli 830 anni dalla nascita di S.Antonio di Padova (1195-15 agosto-2025) e sta preparando la comunità a celebrare il 60° anniversario di consacrazione della Chiesa parrocchiale (1965-27 maggio-2025).
Il programma è molto intenso e prevede vari momenti per tutte le generazioni, dalla veglia con i giovani alla visita agli ammalati. Nel presentarlo, il parroco Padre Pasquale Albisinni, ha invitato i fedeli non solo a partecipare ma anche a condividere questo evento di grazia con tutti, sebbene le reliquie siano solo un segno che rimandano ad un realtà superiore: la loro presenza è un’occasione per vivere momenti di intensa spiritualità.
Le insigni reliquie saranno accolte oggi 13 febbraio alle ore 17.00 nella Chiesa parrocchiale (a causa del maltempo non sarà possibile svolgere la processione inizialmente prevista dal cortile).
Dalle ore 17.30 i sacerdoti saranno disponibili per accogliere le confessioni e alle ore 18:00 vi sarà la recita del Santo Rosario meditato e dei Vespri, cui seguirà alle 19:00 la Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Dario Gervasi, Segretario del Dicastero dei Laici, la Famiglia e la Vita. Alle ore 21:00 sarà invece il momento dei giovani, che vivranno una veglia di preghiera.
Venerdì 14 febbraio, dopo le Sante Messe delle ore 8:00 e delle ore 09:00, le reliquie visiteranno le scuole del circondario: l’Istituto Santa Dorotea e l’Istituto Gianelli. Nel pomeriggio vi sarà la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione dalle ore 17:00, alle ore 18:00 il Santo Rosario meditato e i Vespri. Alle ore 19:00 in occasione della festa di San Valentino vi sarà la tradizionale e sentita Celebrazione Eucaristica a cui sono invitate a prendere parte le coppie dei fidanzati che si stanno preparando al matrimonio e gli sposi novelli. Ad essi sarà impartita una speciale benedizione. Alla Santa Messa, presieduta dal superiore generale dei Rogazionisti, Padre Bruno Rampazzo, seguirà il Concerto in onore di Sant’Antonio tenuto dalla Corale “Cantabo gaudium”: un momento attraverso cui unire cultura e spiritualità.
Sabato 15 febbraio è la festa liturgica delle Reliquie di Sant’Antonio, dovuta al ritrovamento della “Sacra Lingua”, trovata incorrotta al momento della riesumazione del suo corpo, segno del suo infaticabile zelo nell’annunciare il Vangelo. Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 le reliquie faranno visita agli ammalati; sarà un’occasione ulteriore per portare un segno di vicinanza a chi combatte con la malattia ed ai loro familiari. Un sacerdote sarà inoltre disponibile per le confessioni negli orari di segreteria, dalle 10:00 alle 12:00 e per tutto il pomeriggio. Oltre alle Sante Messe delle ore 08:00, 09:00 e 12:00, alle ore 17:00 vi sarà una Celebrazione presieduta da Don Roberto Liani, cui seguirà la preghiera di guarigione. Il segno bello della giornata sarà anche il pranzo per i poveri offerto in onore di S.Antonio che si svolgerà alle 13 nel salone parrocchiale, dopo che gli stessi poveri avranno venerato le Reliquie del Santo. Alle ore 19:00 la Solenne Concelebrazione sarà presieduta da P. Juan Isidro Aldana, Rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova a Via Merulana che culminerà con la solenne processione per le vie del quartiere. Questa manifestazione esterna vuole essere un atto attraverso cui manifestare la fede anche fuori dai luoghi ordinariamente destinati al culto e magari anche un segno che spinga altri ad accostarsi alla Comunità. Al ritorno della processione, le Reliquie saranno salutate con lo spettacolo pirotecnico. Come ogni sabato l’Adorazione Eucaristica si protrarrà per tutta la notte e l’indomani la Benedizione Eucaristica sarà alle 08:45.
Domenica le Sante Messe si svolgeranno alle 09:00, 10:30, 12:00, 17:30, 19:00. A mezzogiorno presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica Mons. Paolo Ricciardi già Vescovo di settore; alle ore 17:30 Padre Giovanni Milani Responsabile della Peregrinatio delle Reliquie di Sant’Antonio e alle ore 19:00 S. Em.za il Card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi. Saranno sempre a disposizione dei sacerdoti per le confessioni. La peregrinatio si concluderà con la Veglia di saluto alle reliquie, che inizierà alle ore 21:00.
Al termine delle Sante Messe di sabato pomeriggio e di domenica sarà benedetto il Pane di Sant’Antonio, quale segno dell’attenzione che ciascuno di noi è invitato ad avere verso gli ultimi ed i poveri. In particolare la Parrocchia ha avviato in questo Anno Giubilare, la ristrutturazione del dormitorio Caritas parrocchiale proprio per cercare di rispondere alla vera emergenza sociale della Città di Roma, quella abitativa e alle tante situazioni di necessità che ogni giorno si presentano.
A distanza di una settimana, un altro grande evento sarà celebrato in Parrocchia per l’Anno di S.Antonio, ossia un Simposio Teologico Antoniano, organizzato in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum che si svolgerà nei pomeriggi dal 20 al 22 febbraio.
“Sant’Antonio dacci pane.. pane per noi, pane per i poveri… il Pane della Parola…il Pane della vita” recita la preghiera per l’Anno Antoniano parrocchiale.
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DoValue cresce ancora: due nuovi mandati in Grecia e a Cipro per 1,6 miliardi
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doValue S.p.A. (Euronext Milan DOV.MI), leader nel Sud Europa nei servizi finanziari strategici, nella gestione immobiliare e nei servizi a valore aggiunto, annuncia un importante traguardo con la firma di due nuovi mandati nella regione ellenica, per un valore complessivo di €1,6 miliardi di Gross Book Value (GBV).
È stato, infatti, siglato un mandato di servicing da €1,4 miliardi in Grecia per la seconda tranche del portafoglio Alphabet, di proprietà di Fortress e Bain Capital, rafforzando la partnership a lungo termine. Inoltre, è stato confermato un nuovo mandato NPL a Cipro da Alpha Bank per €200 milioni. Questi sviluppi contribuiscono all’obiettivo di raggiungere €8 miliardi di GBV entro il 2025.
doValue in Grecia: il portafoglio Alphabet
doValue Greece Loan and Credit Claim Management Company S.A. (“doValue Grecia”) ha ottenuto il mandato per gestire l’intero portafoglio di proprietà di fondi gestiti da Fortress Investment Group e Bain Capital. Questo portafoglio rappresenta la seconda di tre tranche del “Progetto Alphabet” sul territorio greco, con un valore complessivo di circa €5 miliardi in seguito alla prima tranche.
Il portafoglio Alphabet Secured Retail, per il quale doValue è stato nominato unico servicer, ha un Gross Book Value (GBV) di circa €1,4 miliardi e un credito totale che ammonta a circa €2,8 miliardi, comprensivo di interessi maturati e costi di mora. Il portafoglio comprende circa 17.000 mutuatari ed è garantito da immobili.
Il nuovo mandato rafforza ulteriormente la posizione di rilievo di doValue in Grecia, confermando l’importanza della partnership strategica con Bain Capital e Fortress.
Nuovo mandato NPL a Cipro
Inoltre è stato firmato un nuovo mandato NPL con un Gross Book Value (GBV) di circa €200 milioni a Cipro. doValue Cipro sarà, infatti, responsabile della gestione del portafoglio di Alpha Bank Cipro Ltd (“Alpha Bank”), una delle principali banche greche attive nel mercato cipriota.
Tale portafoglio comprende NPL derivanti da circa 1.700 debitori, con un totale di crediti pari a circa €0,4 miliardi e un GBV di circa €0,2 miliardi. doValue è stata designata come unico servicer, consolidando ulteriormente la sua posizione di leadership nel mercato cipriota, dove detiene oltre il 50% di quota di mercato.
Una nuova tappa in un percorso di successo
La regione ellenica si conferma, quindi, un motore di crescita fondamentale per doValue anche nel nuovo anno.
I nuovi contratti sottoscritti segnano un avvio positivo per l’anno, con €1,6 miliardi di GBV derivanti da nuovi mandati, superando già il target di nuovo business fissato per il 2024. Tali sviluppi sottolineano il percorso di successo intrapreso dal Gruppo, consolidando la sua posizione di leadership nel mercato.
La continua espansione e la crescita della base di clienti rafforzano la fiducia di doValue nel raggiungere gli ambiziosi obiettivi concernenti redditività e crescita, stabiliti nel Piano Industriale 2024-2026.
Cos’è doValue e la sua missione
doValue è un provider europeo di servizi finanziari attivo in diversi Paesi (Italia, Spagna, Grecia e Cipro) specializzato in soluzioni innovative lungo l’intero ciclo di vita del credito, che copre l’origination, il recupero e l’alternative asset management.
Con oltre 20 anni di esperienza e circa €137 miliardi di asset in gestione (Gross Book Value) al 30 settembre 2024, comprensivi dell’acquisizione di Gardant avvenuta nel novembre 2024, il Gruppo supporta la crescita economica attraverso lo sviluppo sostenibile del sistema finanziario, offrendo una gamma completa di servizi nella gestione del credito.
Tra questi, ci sono l’Unlikely To Pay (UTP), il servicing di Non-Performing Loans (NPL), l’Early Arrears, Performing Loans, attività legale e di due diligence. Inoltre, il Gruppo fornisce servizi di Master Servicing e asset management, con soluzioni d’investimento focalizzate sui crediti illiquidi e deteriorati, rivolti principalmente agli investitori istituzionali. Nel 2023, doValue ha registrato ricavi pari a €486 milioni e un EBITDA di €179 milioni, escludendo elementi non ricorrenti, e le sue azioni sono quotate all’Euronext STAR Milan (EXM).
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