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Boccia: “Molti italiani non ci saranno più il prossimo Natale, fuori luogo discutere di cenoni”

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Boccia: “Molti italiani non ci saranno più il prossimo Natale, fuori luogo discutere di cenoni”

Il Ministro per gli Affari Regionali invita alla pazienza e alla cooperazione: “Non dobbiamo farci abbattere”

In Italia abbiamo 600-700 morti al giorno. Discutere di cenoni e feste  lo trovo davvero fuori luogo“. Queste le parole di Francesco Boccia, Ministro per gli Affari regionali. Ospite a  La Vita in Diretta su Rai1, il Ministro ha espresso fermamente l’opinione seconda cui sarebbe estremamente prematuro parlare di celebrazioni natalizie. Per non parlare di possibili vacanze sulla neve. “Oggi non ci sono le condizioni”, ha affermato. L’Italia ha superato i 50mila morti dall’inizio della pandemia. Mai come in questo momento sentiamo il dovere di evitare una terza ondata, che non significa chiudersi in casa ma consentire agli operatori sanitari di fare al meglio il loro lavoro”, ha spiegato Boccia. Il Ministro si mostra comprensivo verso le difficoltà che la popolazione sta vivendo, ma chiede di mantenersi uniti. “Non dobbiamo perdere il senso di comunità, quello che è venuto fuori nella prima ondata e che ci ha consentito anche di dimostrare che il Paese ha una capacità di reazione molto forte. So che è dura, per le famiglie, per i ragazzi che vanno a scuola, per i lavoratori sanitari e per tutti quanti noi. Però dobbiamo reggere ancora questo mese, dobbiamo tenerci per mano e sono sicuro che vinceremo e ne usciremo più forti di prima. Ma non dobbiamo farci abbattere e perdere il senso di comunità che fa dell’Italia il Paese eccezionale che è”. E sui possibili spostamenti tra Regioni per i ricongiungimenti in vista delle festività natalizie Boccia ha aggiunto: “Di certo io sono fermamente contrario a spostamenti come quelli che ci sono stati nell’estate. Anche gli errori fatti sulle spiagge e sulle piste da ballo non vanno ora ripetuti sulle piste da sci e nei rifugi”.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Ultime Notizie Roma

“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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