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Gigi Proietti, l’addio dei colleghi. Montesano: “Te possino a Mandra’, proprio oggi?
Tante le manifestazioni di affetto dai colleghi dell’attore scomparso. La proposta di dedicargli il Teatro Brancaccio a Roma
Lutto nel mondo dello spettacolo. Ci ha lasciato il giorno del suo ottantesimo compleanno Gigi Proietti. Tante sono le dimostrazioni d’affetto e di dolore pervenute attraverso i media e i social. Moltissimi colleghi del popolare attore romano hanno voluto salutarlo con commenti, ricordi e dichiarazioni. La più divertente viene da Enrico Montesano, protagonista con Proietti con del cult “Febbre da cavallo”, pellicola iconica del cinema italiano comico italiano. Intervistato dall’ansa Montesano ha commentato con affettuosa ironia la perdita del collega: “Te possino a Mandra’ proprio oggi? Ma che è una mandrakata?”, firmato er Pomata, ha scherzato. Per poi continuare: “Gigi aveva un’ironia formidabile, l’avrebbe presa così, raccontando anzi inventando una barzelletta“. O forse, avrebbe intonato Ettore Petrolini dicendo: So’ contento di morire ma mi dispiace”…
Il ricordo dei colleghi
Carlo Verdone ad esempio, sulla sua pagina Facebook scrive: “Oggi ci lascia un attore gigantesco. Sul palcoscenico tra i migliori se non il migliore. Enorme presenza scenica, maschera da attore dell’antica Roma, tempi recitativi sublimi. Era un volto che rassicurava che l’identità di questa città ancora vive. Discepolo di Ettore Petrolini, forse più volte ha superato il suo maestro. Autorevolezza, cultura, generosità e umiltà. Questo era Gigi Proietti”. Addolorato Renzo Arbore, che ha dichiarato al telefono a Storie Italiane su Rai1: “Sono sotto choc, mi riesce difficile parlare di Gigi. Perchè oltre a essere l’artista che sappiamo, era un grande amico“. Avevamo avuto le stesse matrici: venivamo entrambi dal night club, lui a Roma io a Napoli e questo ci univa moltissimo. Appena c’era un progetto, era immediata l’idea di farlo insieme: io correvo da lui, lui da me. Appena ci vedevamo scattava un’alchimia straordinaria.” E ancora Renato Zero, che dedica questo pensiero a Proietti sul suo account di Facebook: “Sarà dura continuare a vivere senza una spalla come la tua. Con infinito amore“. Vincenzo Salemme parla di un progetto che purtroppo non potrà vedere la luce: “In una trasmissione televisiva mi avevi raccontato la tua volontà di prendere in gestione un teatro. E volevi farlo insieme a me. Per me sarebbe stata un’avventura entusiasmante. Fare teatro accanto al più luminoso dei Giullari“, ha scritto l’attore e regista napoletano.
Il lutto cittadino e le proposte per ricordare l’attore
Anche la Sindaca Raggi ha espresso il suo cordoglio per la morte dell’attore. “Tristezza profondissima. Roma perde una parte della sua anima“. Adesso proclamerò il lutto cittadino il giorno delle esequie, ha detto. Siamo chiaramente molto vicini alla famiglia, agli amici e a tutti quelli che gli volevano bene“. Il regista Carlo Verdone ha inoltre lanciato la proposta di intitolare al grande attore scomparso il Teatro Brancaccio di Roma, sito in Via Merulana. La proposta sta suscitando grandi consensi; Arbore ad esempio l’ha definita “sacrosanta“.
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