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Operazione dei carabinieri: 2 pusher in manette, sequestrati 4.000 euro

Operazione dei carabinieri – In manette 2 pusher: sequestrati cocaina, hashish, eroina e più di 4.000 eurola
Operazione dei carabinieri – I Carabinieri della Compagnia di Roma San Pietro, hanno svolto diversi controlli sul territorio romano e, sono riusciti a individuare diversi pusher. Nel pomeriggio di ieri, in zona Boccea, i militari, hanno fermato un romano di 39 anni per effettuato un controllo. Questo, aveva dei precedenti e, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di involucri contenenti 2.5 grammi di cocaina. Dopo di che, i carabinieri, hanno deciso di continuare la perqusizione anche nella casa dell’uomo, nella zona di Casale Lumbroso, qui, hanno scovato ulteriori 20 grammi di cocaina e 115 circa di hashish, nonché la somma di oltre 4000 euro, in contanti, ritenuta provento della pregressa attività di spaccio. A seguito dell’arresto, il 39enne, è stato portato in caserme e successivamente , su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in attesa del rito direttissimo mentre, la droga e il denaro sono stati sequestrati.
ALTRA OPERAZIONE
Poco dopo, sempre i Carabinieri del Nucleo Operativo, hanno arrestato un cittadino del Gambia, di 40 anni, senza fissa dimora, nullafacente e con precedenti, mentre stava cedendo della droga ad un cliente. I militari grazie al rapido intervento sono riusciti a bloccare il pusher e anche l’acquirente. A seguito della perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati 2 dosi di eroina e 150 euro in contanti. L’acquirente dopo essere stato identificato è stato segnalato alla competente Autorità mentre, lo straniero è stato arrestato, condotto in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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