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Arrivate le dosi del vaccino anti-Covid in Italia; il programma della distribuzione

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Arrivate le dosi del vaccino anti-Covid in Italia; il programma della distribuzione

Dall’arrivo avvenuto ieri mattina dal Belgio alla distribuzione alla popolazione: tutti i passaggi verso la vaccinazione degli Italiani

Sono arrivate la mattina di Natale le dosi di vaccino anti-Covid destinate all’Italia. Giunti a bordo di camion provenienti dal Belgio e scortati dai Carabinieri, le prime dosi hanno raggiunto la Capitale, per l’esattezza l’ospedale Spallanzani. Oggi, santo Stefano, le dosi saranno trasferite negli ospedali in tutta Italia attraverso uno spiegamento di mezzi militari.

Dal 27 dicembre inizia il V-Day


Da domani 27 dicembre parte la campagna di vaccinazione. La prima ad essere vaccinata sarà Claudia Alivernini, 29 anni, infermiera presso il reparto di malattie infettive dello Spallanzani di Roma. “Vaccinarsi è un atto d’amore e di responsabilità nei confronti della collettività. Con orgoglio rappresento tutti gli operatori sanitari che come me sono stati in prima linea durante questa pandemia“, ha dichiarato Claudia. In Lombardia sarà sempre una donna la prima a vaccinarsi: Adele Gelfo, che lavora come operatrice socio-sanitaria al Niguarda. Dallo scorso marzo è nei reparti Covid.

Da fine Gennaio partirà la seconda fase della distribuzione. Il progetto è quello di permettere a tutti gli Italiani di vaccinarsi. In 21 mesi arriveranno 202 milioni di dosi di vaccino. A tal proposito Arcuri ha dichiarato: “Tra la prossima estate e l’autunno saranno vaccinati tutti gli italiani che lo vorranno. Non ho mai detto che il vaccino è obbligatorio. In Italia è gratuito ma non obbligatorio. Noi dovremo fare di tutto per informare, comunicare e persuadere il massimo numero di italiani possibile a farsi somministrare il vaccino ma non fino al punto da renderlo obbligatorio“. Arcuri ha poi aggiunto alcuni dati sui tempi di consegna: “Le 202 milioni di dosi di vaccino per l’Italia non arriveranno più, come previsto, in 15 mesi ma in 21 mesi perché Sanofi, che doveva darci 40 milioni di dosi nel terzo e quarto trimestre del 2021 ha un ritardo. Arriveranno nel secondo e terzo trimestre del 2022“, ha concluso.

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Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura

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Ricciardi: “La Commissione Covid è per mettere sotto accusa Conte”

Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.

Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.

Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.

Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.

Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni

Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.

Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.

Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.

Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.

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