Coronavirus
Palú: “Nessuna prova che la variante inglese del Covid sia più pericolosa”
Il virologo dichiara che il diffuso allarmismo per la mutazione inglese del virus è attualmente del tutto ingiustificato a livello scientifico
La mutazione inglese del Coronavirus, confermata nelle ultime ore, ha suscitato panico e interrogativi nella popolazione. Anche se la variante sembra circolare già da settembre scorso, molti si chiedono se sia davvero più letale della forma virale precedente e se i vaccini saranno quindi efficaci anche contro di essa. Al riguardo ha detto la sua il virologo dell’Universita di Padova Giorgio Palú, in un’intervista rilasciata ad Adkronos. “Non ci sono prove che questa mutazione renda il virus più letale o gli consenta di sfuggire ai vaccini. Tutti i virus che hanno bassa letalità , Sars-Cov-2 lo è poiché sta sullo 0,2-0,5%, tendono ad adattarsi al nuovo ospite e a replicarsi, ma è una funzione del virus quella di replicarsi non certo quella di uccidere l’ospite che necessariamente infetta per sopravvivere, essendo un bioparassita“, ha dichiarato Palu’. “Dal primo ceppo di Wuhan sono già avvenute migliaia di mutazioni, che ci consentono di tracciare l’evoluzione del virus e classificare i diversi genotipi, che hanno un unico progenitore. Finora nessuna di queste mutazioni è stata correlata con un aumento della virulenza, cioè con una capacità del virus di fare più male, di uccidere di più”, ha concluso.
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