Coronavirus
Pregliasco: “Iniziare vaccinando i giovani potrebbe essere la scelta più giusta”
Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, in un’intervista pubblicata da Spraynews
L’intervista a Pregliasco pubblicata da Spraynews, a cura di Antonello Sette: Professor Pregliasco, ieri 993 morti, un tragico record. Eppure, leggiamo e sentiamo che la situazione sta migliorando. Il cittadino rischia di non capire. Quale è la verità? La situazione sta oggettivamente migliorando. Purtroppo, stiamo pagando l’effetto postumo di infezioni, crescenti in modo esponenziale tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, con un percorso di sofferenza per gli ammalati fino purtroppo, per tanti, all’esito più drammatico e doloroso. Le cause dell’elevato numero dei decessi di questi giorni vanno retrodatate di un mese e anche più. Che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni? Il parametro a cui ci atteniamo migliorerà ulteriormente nelle prossime settimane, Constatiamo già ora che i casi non aumentano. Si sono stabilizzati su un plateau che si evolve in modo confortante e, soprattutto si stanno riducendo i ricoveri nei reparti e le presenze in terapia intensiva. Gli effetti dell’attuale lockdown, che è sicuramente più morbido di quello attuato in primavera, si stanno facendo sentire. Abbiamo cominciato con uno sprint che però non è bastato. Ora ci riproviamo con una maratona. Dobbiamo stringere i denti come in tutte le maratone e rispettare il galateo governativo per abbassare, ancora di più indici e numeri. Qual è l’obiettivo nell’immediato? Speriamo di arrivare a cinquemila, al massimo diecimila casi al giorno, per poter recuperare la possibilità di tracciare le positività e, quindi, di scovare ed estinguere i focolai. Un obiettivo, da centrare a tutti i costi, anche per preparare al meglio la campagna di vaccinazione, che durerà per tutto il 2021. Dipende, in primis, da tutti noi, da come sapremo interpretare le libertà che ci verranno concesse per Natale. Andranno responsabilmente centellinate per scongiurare il rischio di una terza ondata. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni contatto interumano comporta un rischio. Lei ha detto che è pronto a vaccinarsi in diretta tv. Si è fatto un’idea di quando potrà accadere? Io spero nei primi mesi del 2021. La partenza della campagna di vaccinazione è subordina all’autorizzazione dell’Ema e, conseguentemente, alla verifica di sicurezza di efficacia. Dai primi dati preliminari filtrati sembra che l’Ema possa dare il via libera entro tempi brevi. Si discute su tutto. Sull’efficacia del vaccino, sugli effetti collaterali, sulla durata dell’immunità, sulla necessità di più dosi, ora anche sui destinatari privilegiati. Ho letto che si vorrebbe cominciare dagli studenti e non dagli anziani. Ci aiuta a fare un po’ di luce? Io credo che la decisione sia quella di proteggere i più fragili, i fragilissimi, i ricoverati in Rsa, gli operatori sanitari e dei servizi essenziali per garantire la continuità operativa. La scelta di cominciare dai giovani è legata alle possibili caratteristiche del vaccino che ancora non conosciamo. Se l’immunità garantita fosse sterilizzante, la scelta di cominciare dai più giovani non sarebbe sbagliata. I giovani sono in questo momento gli untori della malattia come soggetti asintomatici. Se, invece, il vaccino non avesse proprietà sterilizzanti, se cioè i giovani vaccinati restassero contagiosi anche senza contrarre la malattia, la scelta sarebbe sbagliata e senza effetti utili. Il Governo non sta sbagliando nulla? Non esiste un manuale delle regole da utilizzare. Il Governo sta cercando di contemperare la convenienza sociale, le compatibilità economiche e le misure necessarie per combattere il Covid. Sembra, però, che all’estero le cose stiano andando meglio che in Italia. Ci hanno inseguito per mesi, ora sono andati in testa, e per distacco. Sono ondate cicliche, i conti si potranno fare solo alla fine di tutto, quando compareremo i numeri e le percentuali complessive. Concludiamo con qualcosa di solo apparentemente frivolo. Lei ha sempre sostenuto che il sesso vada evitato anche fra coniugi. Sembra, come del resto è consuetudine in tutti i blackout, che stia accadendo il contrario, e che abbia già cominciano a alzarsi la curva delle nascite. E’ un problema? Ogni contatto è a rischio. Sicuramente lo è anche l’atto sessuale ed è difficile stabilire, di volta in volta, se uno dei due partner è sano o asintomatico. E quindi ci vuole tanta attenzione e tanto buon senso.
Coronavirus
Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura
Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.
Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.
Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.
Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.
Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.
Coronavirus
Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”
Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni
Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.
Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.
Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.
Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.
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