Attualità
ROMA Raggi presenta i nuovi bus per le periferie

Il sindaco di Roma ha presentato oggi le nuove vetture.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha presentato oggi i nuovi bus acquistati da Roma Capitale entrati in esercizio nella periferia nord-ovest della città. Le vetture serviranno le zone di Casalotti, Selva Candida, Casal Selce e via Boccea fino alla fermata della Metro A di Cornelia. I nuovi bus fanno parte della tranche dei 328 bus acquistati per quest’anno. Hanno partecipato alla presentazione anche l’amministratore unico di Atac Giovanni Mottura e la presidente del XIII Municipio Giuseppina Castagnetta. “Oggi presentiamo 15 nuovi autobus che vengono messi su strada a rafforzare le linee 904 e 905 che servono prevalentemente il quadrante nord-ovest di Roma”, ha riferito Virginia Raggi, “sono linee ad alta frequentazione e questa è una ulteriore partita di bus che vengono messi in strada dei 328”. “Il prossimo anno arrivano altre 130 vetture, di cui 100 ibridi. Ne abbiamo già prenotate e ordinate 82”. Al momento “stiamo dismettendo e sostituendo” e con “i nuovi mezzi si potrà garantire un servizio più efficiente”. Le nuove vetture “sono migliori anche per i guidatori, perché hanno la cabina separata”, proprio per evitare che si verifichino episodi di violenza e in periodo di Covid garantiscano sicurezza. “Ci siamo intestarditi nel voler salvare Atac, perché è una azienda pubblica” e “patrimonio dei romani”. Il sindaco ha poi ribadito che Atac sta “migliorando in tutti i settori” e invitato i cittadini a trattare bene i nuovi mezzi.
Attualità
A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

#RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.
Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
Attualità
Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

#SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.
La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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