Curiosità
Si trova a Roma uno dei migliori McDonald’s al mondo
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McDonald’s ha consegnato il Golden Arch Award a Amedeo Avenale, licenziatario operante a Roma e Latina
Quest’anno il Golden Arch Award, il premio destinato ai migliori franchisee a livello globale, è stato assegnato da Mc Donald’s a Amedeo Avenale, figlio di un’antica famiglia di ristoratori romani e licenziatario di 8 ristoranti McDonald’s situati nelle province di Roma e Latina. La storia che lega Amedeo Avenale a McDonald’s ha avuto inizio nel 1986, quando ha cominciato a soli 20 anni a lavorare come Crew, all’inizio dell’avventura McDonald’s in Italia, nel primo ristorante aperto nella Penisola: il McDonald’s di Piazza di Spagna a Roma. Dopo soli 3 anni diventa store manager, aggiungendo al ristorante di Piazza di Spagna anche quello di Piazza Luigi Sturzo, dove rimane fino al 1995 prima di diventare Supervisore di tutti i ristoranti di Roma. Nel 1996 viene promosso General Manager della regione Toscana, occupandosi della conversione del gruppo Burghy acquisito da McDonald’s. Nel 1999 diventa Operation Coordinator Area Centro Nord Italia con responsabilità di 155 ristoranti McDonald’s. Nei primi anni 2000, con l’apertura di McDonald’s Aprilia Vallelata e McDonald’s Aprilia Pontina, Avenale diventa licenziatario e continua il suo percorso di crescita nel sistema fino ad arrivare, oggi, all’assegnazione del riconoscimento che sancisce una carriera ultratrentennale fatta di passione, impegno e merito.
Il premio
Il premio Golden Arch è il più alto riconoscimento per un licenziatario McDonald’s, assegnato ogni anno a non più di 40 franchisee in tutto il mondo. Si tratta di coloro che non solo hanno ottenuto i migliori giudizi su diversi parametri che riguardano la gestione dei ristoranti e dei propri dipendenti, ma che incarnano al meglio anche i valori di McDonald’s. “Sono estremamente orgoglioso di questo riconoscimento“, ha dichiarato Amedeo Avenale, licenziatario McDonald’s Italia. “Sono grato a chi mi ha accompagnato in questo incredibile percorso che mi ha visto crescere nella famiglia McDonald’s; dalle prime esperienze nei ristoranti fino ad arrivare al ruolo di licenziatario. Una storia fatta di passione e dedizione, mia e delle 320 persone con cui lavoro quotidianamente, mossa dal desiderio di migliorare costantemente l’esperienza dei nostri clienti. Lavoro oggi con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia del mio primo giorno, cercando di trasmettere alla mia squadra i valori che hanno alimentato me in tutti questi anni: attenzione alla persona, meritocrazia e resilienza”, ha concluso Avenale.
Curiosità
Le probabilità di incontrare l’anima gemella a Roma, città dell’amore, sono tante
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Sarà perché la mitologia ha tramandato molte storie d’amore e di passione tra le divinità romane o perché più in generale gli antichi romani erano noti per non sottrarsi affatto ai piaceri carnali e di coppia, ma nei secoli quella che si è costruita Roma è anche la fama di città dell’amore. Senza dubbio molto ha contribuito in questo senso la tradizione che colloca a Roma la nascita di San Valentino: Valentino sarebbe stato, infatti, un giovane vescovo che si oppose con decisione alla legge che nel III secolo d.C. vietava per ragioni militari ai giovani romani di sposarsi; proprio per la sua opposizione all’Impero Valentino fu giustiziato, prima di essere santificato due secoli dopo dal papa e di diventare nella cultura popolare il santo degli innamorati. Con questa eredità alle spalle, insomma, Roma non potrebbe non essere una città Cupido e capace di far battere i cuori.
I luoghi più romantici dove innamorarsi a Roma
Il romanticismo di molti scorci di Roma fa il resto. I tramonti sul Tevere visti da Ponte Milvio o da Ponte Umberto I sono perfetti per innamorarsi. I vicoli di Trastevere con la loro atmosfera di altri tempi sono quelli ideali per perdersi in compagnia della persona amata. C’è chi si è promesso amore eterno davanti alla Fontani di Trevi e dopo aver lanciato una monetina come buon augurio. I più religiosi potrebbero non voler perdere l’occasione di suggellare il proprio amore a San Pietro. E ancora Villa Borghese con il suo laghetto è il set ideale per un primo incontro galante, i più sospettosi potrebbero chiedere conto alla Bocca della Verità della sincerità dei sentimenti del partner e più goduriosi potrebbero concedersi una gita ai Castelli Romani con il partner o potenziale tale o una puntata alle terme. Qualunque sia, insomma, la propria idea di coppia Roma è il posto migliore per celebrarla. Due appassionati di calcio potrebbero sentire battere i propri cuori all’unisono, per esempio, anche durante un derby di Coppa Italia.
I siti d’incontri sono un’alternativa moderna per trovare l’anima gemella a Roma
Per chi trovasse comunque difficile, ai limiti dell’impossibile, innamorarsi nella Capitale un aiuto importante viene oggi da piattaforme, app, siti di incontri Roma. L’online dating è ormai un’ottima soluzione per cercare l’anima gemella quando il lavoro o altri impegni personali rendono impossibile frequentare la movida romana o ci si è appena trasferiti in città e non si ha ancora un gruppo di amicizie o, ancora, si è molto timidi o fuori dal giro degli incontri romantici ormai da un po’. Su un sito di incontri si possono impostare filtri come l’età dei potenziali partner, a che distanza massima devono trovarsi, che look è meglio abbiano, a che tipo di incontri è consigliabile che siano interessati: aumentano in questo modo le probabilità di conoscere nuove persone con cui si abbiano una certa affinità e più probabilità di costruire qualcosa. Anche se è conosciuta come la città dell’amore e a dispetto di un tratto che porta inciso nel nome (Roma è notoriamente l’acronimo di “amor”, il termine con cui i poeti si riferiscono da sempre all’amore), infatti, come tutte le grandi metropoli, Roma non si rivela sempre il luogo più facile dove le anime gemelle riescono a incontrarsi.
Come aumentare le probabilità di incontrare il partner giusto a Roma
Per scongiurare quel profondo senso di solitudine che si può sperimentare in città e trovare più facilmente il partner ideale, alcuni piccoli trucchi possono aiutare. Il primo e più importante è frequentare i posti giusti. Come in ogni altra città, infatti, non solo locali e luoghi di aggregazione hanno target diversi ma anche i quartieri tendono a essere frequentati da tipologie di persone diverse: se gli appassionati di cinema dovrebbero darsi appuntamento a Cinecittà, così, chi segue una certa musica e una certa cultura indie ha più probabilità di incontrare l’anima gemella al Quadraro o alla Garbatella.
Curiosità
Che fortuna! Errore delle Agenzia delle Entrate e 14 milioni di euro salvati
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Roma – Un imprenditore, è riuscito a evitare di pagare una cartella esattoriale che ammontava a 13 milioni e 928mila euro dovuti a mancati versamenti dell’IVA, grazie a un errore ortografico nella destinazione della lettera. L’incredibile storia si è svolta a Roma, dove dal 2007, a causa di un errore di notifica, la cartella esattoriale non ha mai raggiunto il suo destinatario.
L’errore risiedeva nell’indirizzo. Invece di essere inviata a via Carlo Porzio Biroli 52, sulla Cassia, la cartella è finita a via Renato Birolli 52, sulla Prenestina. Questo errore ha portato la Corte di giustizia tributaria, in due gradi di giudizio, a dichiarare l’estinzione del titolo esecutivo contestato all’imprenditore assistito dagli avvocati Fabio Calò e Giuseppina Tenga. Il Corriere della Sera ha notato che una “L” in più ha trasformato Biroli in Birolli, causando la confusione.
Il caso ebbe inizio nel maggio 2022, quando l’Agenzia delle Entrate contestò all’uomo il mancato versamento di quasi 14 milioni di euro, dovuto a quindici cartelle esattoriali e due accertamenti. Tuttavia, a causa dell’errore nell’indirizzo, l’imprenditore “”sbadato”non aveva ricevuto nessuna notifica.
Dopo aver cercato di capire cosa stesse accadendo, il soggetto accusato scoprì che la notifica della cartella avrebbe dovuto essere inviata a via Renato Birolli 52 nel luglio 2007, ma lui non viveva a quell’indirizzo. Così, l’Agenzia aveva segnalato l’irreperibilità dell’imprenditore. Successivamente, furono inviati un’iscrizione ipotecaria e due atti interruttivi, tutti all’indirizzo sbagliato.
I giudici hanno concluso che la notifica non era mai stata completata correttamente e pertanto la pretesa è prescritta, dato che sono passati 10 anni dalla notifica. Lo stesso ragionamento è stato applicato anche per le altre cartelle.
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