Attualità
Stadio As Roma, Celli: “Tor Vergata è il luogo giusto”
L’ipotesi Tor di Valle per lo stadio della AS Roma sembra essere sulla “via del tramonto”, l’opzione più papabile è ora Tor Vergata, perché “da subito utilizzabile per compatibilità urbanistica e livello dei servizi”, ha riferito in una nota la capogruppo della lista civica Roma Torna Roma in Assemblea Capitolina Svetlana Celli. “Quest’area è quella di Tor Vergata, già ampiamente e con ottimi risultati utilizzata per grandi eventi e manifestazioni nazionali e internazionali”, ha aggiunto Celli. “L’area in questione sarebbe quella dell’università, ricchezza e vanto per l’intero quadrante che si affiancherebbe al rilancio prossimo della Vela di Calatrava, divenendo un’eccellenza pubblico e privata dello sport. Non lontano c’è in programma la realizzazione del campus per la ricerca e le nuove tecnologie, anche questo collegato all’università e al policlinico omonimo, che la Regione Lazio ha inserito tra le priorità locali del recovery plan”. E ancora: “In quella stessa zona due luoghi di altissimo significato: il caveau della Banca d’Italia e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati. Tor Vergata è nei fatti la porta d’accesso di Roma e la ciliegina sulla torta sarebbe lo stadio”.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
Attualità
L’ex marito di Linda condannato a 3 anni, ridotto in fin di vita: “Ora sono libero e ho paura”
Linda Moberg ha ottenuto una condanna di 3 anni e due mesi per la violenta aggressione subita dall’ex marito nel 2019. Dopo aver denunciato le violenze dopo quasi 20 anni di abusi, il compagno è stato ritenuto colpevole di averla picchiata e tentato di strangolarla. La figlia maggiore del malvivente l’ha trovata in fin di vita e soccorsa. Nonostante la pandemia e i rinvii, la sentenza è stata emessa con 3 anni e 2 mesi di reclusione per il criminale e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Linda, insieme al suo avvocato, ha lottato per la giustizia, ma l’ex marito è ora in libertà, causando paura alla donna.
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