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C’è Posta per te torna senza mascherine e distanziamento: è polemica

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C’è Posta per te torna senza mascherine e distanziamento: è polemica

C’è Posta Per Te Torna Senza Mascherine E Distanziamento: È Polemica sulla prima puntata della nuova stagione del programma di Maria De Filippi.

C’è Posta Per Te Torna Senza Mascherine E Distanziamento. E tanto è bastato per scatenare la polemica sui social. A colpire in primo luogo la presenza del pubblico in studio: in altre trasmissioni, infatti, non si vede da oltre un anno. Non solo: i figuranti erano divisi dal plexiglass, ma neanche questo è bastato a placare gli animi. Come pure il fatto che i postini girassero senza mascherina, nonostante fossero distanti dai destinatari della posta. Anch’essi a volto totalmente scoperto. “Ok in studio, ma fuori?”, si chiede qualcuno su Twitter.

“Tutto chiuso, gente che non può lavorare, ma lì è tutto come un anno fa. Possibile che nessuno dica niente?”, domanda un altro, sottolineando l’ingiustizia sociale. Altri ancora si soffermano su quanto questo atteggiamento sia “follia pura, diseducativo”. E non manca nemmeno chi si appella al premier Conte, opportunamente taggato: “Guardando il programma, ci si chiede perchè cinema, teatri e palasport siano chiusi”. “La trasmissione – aggiunge – va proprio contro ogni decreto anti Covid”.

Tra tante polemiche, c’è però anche chi difende la scelta della De Filippi: molti hanno infatti hanno apprezzato questa ‘normalità’, priva di mascherine e distanziamento. E in effetti le nuove puntate sarebbero state girate tra fine estate e settembre, quando la situazione era più sotto controllo. “Siamo stati tamponati, abbiamo il plexiglass e la mascherina ce l’hanno fatta togliere un secondo prima che entrasse Maria”, ha assicurato su Twitter un utente che ha assistito alle registrazioni. Basterà a spegnere il fuoco?

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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