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Coronavirus, in Cina arriva il tampone anale

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Coronavirus, in Cina arriva il tampone anale

Il nuovo metodo è già stato utilizzato su più di mille persone

Coronavirus. Dalla Cina arriva una notizia che lascia abbastanza perplessi. Sembra infatti, a quanto riferisce l’emittente di stato Cctv, che si stia procedendo ad effettuare tamponi per la ricerca del virus non per via orale, ma rettale. Il nuovo test sarebbe già stato effettuato sui passeggeri in arrivo all’aeroporto di Pechino, in alcuni centri per la quarantena e su circa mille tra studenti ed insegnanti che sembrava fossero a rischio contagio. Il test è riservato ai casi ad alto rischio, e prevede l’inserimento nel retto di un tampone di 2,5-5 centimetri, che viene poi analizzato come nel caso degli altri tamponi per cercare la presenza del virus. Il tampone rettale garantirebbe maggiore efficacia nell’identificare la malattia nei pazienti asintomatici o con sintomi lievi. La speranza è che non si decida ad esportare questo nuovo metodo di rilevazione del virus, che susciterebbe sicuramente reazioni di rifiuto e imbarazzo in molte persone.

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