Cronaca
TOR BELLA MONACA Stretta contro lo spaccio: 2 pusher romani in manette

Lotta allo spaccio a Tor Bella Monaca: sequestrate diverse dosi di cocaina pronte per la vendita e arrestati due pusher romani.
Nel corso del monitoraggio di alcune note piazze di spaccio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato 2 pusher romani rispettivamente di 28 e 53 anni, entrambi già noti alle forze dell’Ordine con precedenti specifici e nullafacenti, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, nel corso di un’attività di osservazione, in largo Ferruccio Mengaroni, nei pressi di una nota piazza di spaccio, i militari hanno notato il 28enne mentre era intento ad occultare dello stupefacente in una vicina aiuola. L’immediato intervento dei militari ha permesso di bloccare il giovane e a seguito della perquisizione sono state sequestrate 12 dosi di cocaina, del peso di circa 5 grammi e la somma contante di 200 euro, ritenuta provento della pregressa attività illecita. Poco più tardi, in via dell’Archeologia, i militari hanno notato il secondo pusher aggirarsi nella nota piazza di spaccio con fare sospetto. Fermato per un controllo, a seguito della perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 24 dosi di cocaina, del peso di circa 10 grammi e della somma contante di 80 euro, ritenuta provento della pregressa attività illecita. Dopo l’arresto, entrambi gli spacciatori sono stati condotti in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
ROMA Si nascondono nel retro di un minimarket per sfuggire agli agenti ma vengono beccati
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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