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17enne ucciso, l’autopsia inguaia l’accoltellatore.
17enne ucciso, l’autopsia inguaia l’accoltellatore.
<strong>17enne ucciso, l’autopsia inguaia l’accoltellatore. L’esame, durato circa 3 ore, si è svolto presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli di Roma. Presenti anche due periti di parte, uno rappresentante la difesa e l’altro l’accusa. Il quadro che emerge è sconvolgente: fatale per il giovane formiano un solo colpo, che ne ha reciso l’arteria femorale versando poi nei vasi circostanti. Il 17enne è così morto dissanguato, pochi minuti dopo essere arrivato in ospedale. L’arma del delitto, un coltello, sarebbe lunga tra gli 8 e i 10 centimetri e larga intorno ai 2,3. L’accoltellatore l’avrebbe conficcata per circa 10 cm nelle carni del ragazzo. Dettagli che smentiscono le prime ipotesi, secondo cui si sarebbe trattato di un coltellino svizzero di pochi cm. Gli inquirenti sono ancora alla ricerca dell’arma, che aggrava dunque la posizione del 16enne casertano accusato dell’omicidio. Espletati i rituali autoptici, si potrà ora procedere con i funerali del 17enne: ad officiarli, oggi alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista a Formia, l’arcivescovo di Gaeta, monsignor Luigi Vari.