Cronaca
Caso Willy Monteiro, i fratelli Bianchi accusati di omicidio volontario

Si aggrava la posizione degli indagati per l’omicidio di Willy: per i magistrati la loro intenzione era quella di uccidere
Si torna a parlare dell’omicidio del giovane Willy Monteiro, ucciso durante una lite fuori da un locale a Colleferro il 6 settembre scorso. Per il magistrato non c’è dubbio: era intenzione degli indagati uccidere. Parliamo quindi di omicidio volontario, e non più preterintenzionale. A seguito di accurate indagini il sostituto procuratore Luigi Paoletti ha chiesto e ottenuto una nuova ordinanza di custodia cautelare per contestare formalmente l’accusa ai fratelli Bianchi e ai loro amici Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Tale provvedimento lascerà i primi tre in carcere e il quarto agli arresti domiciliari. Tutto ciò rende praticamente impossibile per i qauttro avere eventuali sconti pena o di vedere il reato finire in prescrizione.
Le motivazione del cambio di accusa
Il cambiamento dell’accusa deriva innanzitutto dai futili e abietti motivi che hanno spinto il gruppo a massacrare di botte Willy, nonché la violenza reiterata anche quando il ragazzo giaceva a terra privo di sensi. Affermano così gli inquirenti: “…Colpendolo reiteratamente e violentemente con pugni e calci al capo, al collo, al torace e all’addome, anche quando la vittima si trovava ormai a terra, priva di sensi e non in grado di apporre alcuna difesa, provocando un grave politraumatismo a livello cranico-toracico ed addominale con conseguente insufficienza cardiorespiratoria ed arresto cardiocircolatorio“. A seguito dell’emissione di questa nuova ordinanza, la Procura procederà, al termine dei tempi tecnici a chiudere le indagini preliminari, per poi chiedere il giudizio per gli indagati.
Cronaca
Totti, richiesta di archiviazione da parte della procura di Roma per omessa dichiarazione dell’Iva

La procura di Roma ha richiesto l’archiviazione dell’indagine che coinvolge Francesco Totti per omessa dichiarazione dell’Iva. Questo caso si riferisce alla presunta mancata denuncia di Iva da parte dell’ex calciatore, legata a varie attività, inclusi alcuni spot pubblicitari.
Il debito con il fisco era di alcune migliaia di euro, ma nel corso di cinque anni, tra sanzioni e interessi, sarebbe salito a circa 900mila euro. Tuttavia, al termine degli accertamenti, il pm Vincenzo Barba e il procuratore aggiunto Stefano Pesci hanno giustificato la richiesta di archiviazione dell’inchiesta, anche considerando i redditi già dichiarati e il debito saldato.
Cronaca
16enne in condizioni critiche dopo lite per 60 euro

Un grave episodio di violenza si è verificato a Frascati, dove un giovane di quasi 17 anni, Matteo, è stato accoltellato da un compagno di scuola di 14 anni, il quale, armato di un coltello da cucina di 20 centimetri, ha colpito il ragazzo al cuore durante una colluttazione. Il momento critico è arrivato dopo alcune spinte e schiaffi tra i due, culminando in un solo colpo fatale. Nonostante il giovane inizialmente non si sia reso conto della gravità della situazione, il dolore è diventato insopportabile dopo pochi istanti.
I SOCCORSI
Una dottoressa di passaggio sulla viale Annibal Caro ha giocato un ruolo cruciale nel soccorso di Matteo, riuscendo a tenerlo in vita per 15 minuti in attesa dell’ambulanza. Trasportato al policlinico romano di Tor Vergata, il giovane ha subito un arresto cardiaco e ora è in condizioni critiche. L’aggressore, poco più giovane, ha confessato di aver accoltellato Matteo e ha dichiarato di aver trovato il coltello per strada; tuttavia, gli investigatori non hanno creduto alla sua versione, poiché l’arma è stata recuperata da lui stesso nei pressi del luogo dell’aggressione. Il minore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
LA DINAMICA
La dinamica dell’aggressione è stata ricostruita grazie ai video di sorveglianza e testimonianze. Intorno le 20.30, Matteo e i suoi amici erano sui “Vialoni” quando l’aggressore, insieme alla fidanzata, lo ha chiamato. Dopo un breve scambio di parole, è iniziata la colluttazione. Durante il confronto, il 14enne ha estratto il coltello e colpito Matteo, provocandogli danni gravissimi. Segue la fuga dell’aggressore, che abbandona il coltello e si rifugia a casa della fidanzata, non coinvolta nell’accaduto. Il ragazzo è stato rintracciato e arrestato poche ore dopo l’aggressione.
Le famiglie dei due minorenni stanno vivendo un momento di sgomento, denunciando la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni verso i luoghi di ritrovo giovanile, evidenziando come tali eventi possano essere il risultato di comportamenti deviati. La comunità è in apprensione, mentre Matteo continua la sua lotta per la vita e attorno a lui crescono le speranze e le preghiere dei famigliari.
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