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Cronaca

Caso Willy, si procede con il processo immediato per i 4 di Artena

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Caso Willy, si procede con il processo immediato per i 4 di Artena

Superata l’udienza preliminare: il Gip ha accolto la richiesta del giudizio immediato

Nuovi sviluppi nel processo relativo all’omicidio del giovane capoverdiano Willy Monteiro Duarte. La decisione del Gip presa nelle ultime ore accoglie la richiesta di procedere col giudizio immediato, saltando di fatto l’udienza preliminare. Si terrà il prossimi 10 giugno alle 09.30 a Frosinone la prima udienza del processo in Corte d’Assise con imputati i 4 di Artena, tristemente noti per aver percosso a morte il giovane Willy Monteiro, di 21 anni, lo scorso settembre. Parliamo dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi, di Mario Pincarelli, Francesco Belleggia e Vito Perugini. I due sono accusati di aver ucciso con l’aggravante dei futili motivi il ragazzo, che era intervenuto per sedare una rissa fuori da un locale a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre scorso.

Cronaca

Claudio Scirè, ritrovato l’uomo scomparso al Prenestino. “Sta bene, ora è in ospedale”

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Claudio Scirè, ritrovato l’uomo scomparso al Prenestino. “Sta bene, ora è in ospedale”

Al Prenestino, dopo cinque giorni di ricerche, la famiglia di Claudio Scirè, 54 anni, ha finalmente tirato un sospiro di sollievo quando l’uomo è stato ritrovato in un albergo di Via Nazionale. #Roma #Scomparso #Ritrovato

Dall’apprensione alla gioia. Al Prenestino, dove lo avevano cercato per cinque giorni, la famiglia di Claudio Scirè, il 54enne di cui si erano perse le tracce dal 7 aprile, ha tirato un bel sospiro di sollievo. L’uomo, rintracciato in un albergo di Via Nazionale, ha potuto finalmente riabbracciare i suoi cari.

Il contatto con la famiglia

Una delle volontarie del Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, ente che lavora in supporto alle famiglie delle persone scomparse, ha fornito a Repubblica ulteriori dettagli: “È stato Claudio a contattare suo fratello. Poi la famiglia ha subito allertato la polizia”. "È stato Claudio a contattare suo fratello" merita un commento per la sua ironia: immagina la sorpresa del fratello, tipo "Ciao, sono Claudio, mi sono perso ma ora sono qui!"

L’intervento delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine si sono precipitate nell’hotel, “da dove Scirè è stato trasferito direttamente all’ospedale San Camillo per i dovuti accertamenti”, spiega la volontaria del Comitato. L’uomo, visibilmente dimagrito e con il volto provato, ha ripreso la terapia farmacologica che aveva interrotto prima di allontanarsi da casa a causa di un momento di fragilità. "Dimagrito e con il volto provato" suona quasi come una fashion week a sorpresa, ma con meno glamour e più preoccupazione.

L’importanza dei social

Dal Comitato fanno sapere che un aiuto fondamentale è arrivato anche da chi ha diffuso l’appello sui social: “La condivisione della scheda con l’identikit e l’abbigliamento delle persone scomparse si rivela spesso cruciale”. “Ora speriamo solo che Claudio ritrovi tranquillità e benessere”, è l’augurio del volontario dell’ente. Ah, i social! Chi avrebbe detto che tra selfie e meme di gatti potessero salvare vite? "La condivisione della scheda" fa sembrare tutto un gioco da ragazzi, ma dietro c’è un lavoro enorme.

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Accesso alle facoltà scientifiche: i test d’ingresso sono una fregatura per i cervelloni

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Accesso alle facoltà scientifiche: i test d’ingresso sono una fregatura per i cervelloni

L’offerta pubblica è ancora scarsa e la preparazione ai corsi universitari diventa un salasso. Si arrivano a superare i duemila euro e la comunicazione delle aziende spesso è aggressiva #università #crisi #soldi

In un contesto dove l’offerta pubblica langue, la preparazione per i corsi universitari è diventata un vero e proprio business. Gli studenti, disperati e senza alternative, si trovano costretti a sborsare cifre da capogiro, superando tranquillamente i duemila euro. “Un vero salasso”, come lo definiscono molti, che mette in luce l’assurdità del sistema educativo attuale.

Ma non è finita qui. Le aziende che offrono questi corsi di preparazione sembrano aver preso lezioni dal peggior marketing aggressivo. La loro comunicazione è spesso “aggressiva”, spingendo i giovani a firmare contratti capestro in un clima di vera e propria caccia al cliente.

E mentre gli studenti si impoveriscono, le aziende si arricchiscono, mostrando un’etica discutibile che fa riflettere su chi davvero sta lucrando sulla formazione dei nostri giovani.

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