Cronaca
Gaia e Camilla attraversarono col verde: “Elevato il grado di colpa di Genovese”
Le motivazioni del Gup circa la sentenza più dura per Genovese: uso del cellulare, velocità, guida sotto gli effetti dell’alcool
Roma. Il Gup Gaspare Sturzo ha depositato ieri la sentenza con la quale ha condannato a 8 anni Pietro Genovese per il duplice omicidio stradale avvenuto il 22 dicembre 2019, dove hanno perso la vita Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Tra i motivi che hanno aggravato la posizione di Genovese c’è innanzitutto l’assenza totale di concorso di colpa: le due ragazze hanno attraversato col verde e sulle strisce pedonali. Seguono poi le considerazioni circa l’orario notturno, l’uso del cellulare, la guida in stato di ebbrezza e l’eccesso di velocità, l’avere effettuato una serie di sorpassi mentre usava il cellulare per mandare messaggi. Anche il fatto di avvicinarsi al luogo dell’incidente senza rallentare, considerando che si parla di “un incrocio, notoriamente attraversato da diversi utenti, soprattutto a piedi, ben noto per il pericolo di improvvisi attraversamenti tra gli esercizi commerciali e le abitazioni collocate ai due lati della duplice carreggiata, e per i flussi costanti di veicoli discendenti dalla collina del Fleming, senza verificare il motivo della frenata e dell’arresto dell’auto che lo precedeva“. Importante anche il fatto che il ragazzo aveva già avuto delle precedenti sanzioni per mancato rispetto del semaforo rosso e uso di sostanze stupefacenti; gli era stata addirittura ritirata la patente per un periodo. Gli era stata restituita poco prima di quel tragico 29 dicembre. Il Gup è estremamente chiaro sulla responsabilità enorme che grava sul ragazzo, e sul fatto che certi precedenti avrebbero dovuto fargli assumere un comportamento molto diverso: “Nessun dubbio sulla capacità di intendere e di volere del ragazzo. E’ assai elevato il grado di colpa dell’imputato“.