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Operazione Tusculum: in manette 8 persone per usura, estorsioni, possesso di armi e droga

Operazione Tusculum: arrestate 8 persone, altre 16 denunciate
L’Operazione Tusculum ha dato il via all’arresto di 8 persone. Il G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica ha emesso un’ordinanza ai danni di queste persone per Usura, estorsione, abusiva attività finanziaria, compravendita di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. Alle persone arrestate si aggiungono ulteriori 8 soggetti denunciati a piede libero per gli stessi reati. Quattro le vittime accertate di estorsione ed usura, persone in difficoltà economica che si erano rivolte a un personaggio con precedenti dell’area dei Castelli Romani per ottenere un prestito di denaro. Da lì un’escalation di minacce ed intimidazioni, che hanno comportato uno stato di forte agitazione e timore.
CONTINUA
Lo schema era sempre lo stesso e consolidato, il prestito erogato dallo strozzino, attualmente detenuto in regime di arresti domiciliari per reati della stessa specie commessi in passato, mentre il recupero crediti era affidato ad un noto delinquente del luogo, già colpito da misura cautelare per reati analoghi poco più di un anno fa. Le indagini hanno evidenziato come lo stesso, utilizzando spesso termini allusivi, minacciava pesanti ritorsioni nei confronti delle vittime e dei loro familiari, tanto da indurli a non denunciare ai Carabinieri quanto stavano subendo. Talmente forte era la loro soggezione nei confronti dei due indagati, che quasi tutti hanno negato davanti ai Carabinieri di aver contratto un debito con loro. Nel corso dell’indagine è emerso anche un gruppo criminale dedito alla compravendita di armi e droga del tipo cocaina, facente capo ad un noto pregiudicato residente nel Comune di Frascati.
ARRESTI
Prima dell’arresto odierno, l’uomo nei mesi precedenti si era reso irreperibile ad un ordine di carcerazione emesso per svariati reati commessi in passato, nascondendosi presso l’abitazione di un conoscente nel comune di Grottaferrata, venendo successivamente rintracciato ed arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati nel mese di maggio. Nel corso del tempo aveva costituito un sodalizio criminale attribuendo ad ognuno di loro un compito specifico. Per raggiungere i suoi intenti criminali l’uomo si è servito di soggetti incensurati, arrestati nel corso dell’indagine, ai quali aveva assegnato rispettivamente il compito di custodire e di trasportare le armi e gli stupefacenti. Durante l’indagine, oltre allo stupefacente, sono state recuperate 4 pistole, che da successivi approfondimenti sono risultate essere il provento di vari furti in abitazione avvenuti in varie parti d’Italia. Inoltre è stato possibile anche ricostruire il principale canale di rifornimento della banda, un cittadino romano con svariati precedenti, che ha mostrato la capacità di poter muovere ingenti quantitativi di stupefacenti.
SEQUESTRO
La caratura criminale del fornitore è stata riscontrata quando, mentre le indagini erano ancora in corso, è stato arrestato nella zona di Ponte Galeria a Roma, insieme ad altri soggetti di origine campana. In quell’occasione sono stati recuperati 190 kg di sostanza stupefacente e 9 armi da fuoco di vario tipo. Una volta ricostruito il canale di approvvigionamento del sodalizio, è stato possibile individuare le piazze di spaccio che immettevano sul mercato la droga “intermediata” dai soggetti arrestati questa mattina. Le due principali si trovano rispettivamente nell’area delle palazzine popolari di via Andersen a Roma e nel comune di Villalba di Guidonia, entrambe gestite da soggetti di origine calabrese. Il volume di affari stimato nel corso dell’indagine è di migliaia di euro settimanali, garantito dai continui rifornimenti che il gruppo investigato garantiva alle piazze di spaccio, che potevano in tal modo rivendere la droga al dettaglio.
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Cronaca
Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.
Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano
Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.
Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle
Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.
Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori
Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?
Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino
Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.
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Il sindacato Siap commenta la notizia chiedendo di inasprire le pene per chi si rende protagonista di certe azioni. “Urge immediatamente l’approvazione del DL sicurezza e di norme che inaspriscano le pene nei confronti di coloro che si rendono protagonisti di tali episodi, con daspo a vita per chi commette violenza in occasione di manifestazioni sportive.”
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