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Boldrini smentita dalle ex collaboratrici: “Non tutela le donne”
Boldrini smentita dalle ex collaboratrici: “Non tutela le donne”.
Boldrini smentita dalle ex collaboratrici. A scatenare il ‘caso’ Il Fatto Quotidiano, che ha pubblicato le testimonianze di una ex colf e di un’assistente parlamentare dell’ex presidente della Camera. Parole che gettano un’ombra sull’immagine della persona dalla parte delle donne e della loro parità con l’uomo che la deputata Pd ha sempre voluto dare di sè.
Queste le dichiarazioni della colf, Lilia: “A maggio dello scorso anno ho dovuto dare le dimissioni. La signora, per la quale lavoravo da tanti anni dal lunedì al venerdì, mi chiedeva di lavorare meno ore ma anche il sabato. Ma io ho famiglia, dovevo partire da Nettuno e andare a casa sua a Roma per tre ore di lavoro. Sono andata al patronato per farmi calcolare quanto mi spettava. La sua commercialista aveva detto che mi avrebbe contattata ma poi è sparita. Adesso sono in contatto con l’avvocato del patronato e mi faranno sapere. Mi dispiace soprattutto perchè non sono tanti soldi, circa 3000 euro. Comunque da allora la signora non l’ho più sentita, non la volevo disturbare“.
Queste invece l’esperienza dell’assistente, Roberta: “Ho lavorato due anni e mezzo con la Boldrini. Tre giorni a settimana per 12 ore al giorno. Per il resto lavoravo da casa, anche durante le vacanze. Guadagnavo 1200-1300 euro, da cui dovevo togliere alloggio e trasporto. Ero assunta come collaboratrice parlamentare, ma praticamente le facevo anche da assistente personale. A maggio, a fine lockdown, ho chiesto di restare in smartworking per i miei figli, uno dei quali doveva essere operato per una brutta malattia. Treni poi ce n’erano pochi e costosissimi. Lei però mi ha risposto che durante il lockdown in smartworking avevo risparmiato. Parte del suo staff aveva anche fatto una colletta per pagarmi i treni. Alla fine, sfinita, ho dato le dimissioni“.
A stretto giro arriva la replica della diretta interessata: “Mi dispiace, perchè erano due collaboratrici valide. Mi aspettavo che, se ritenevano di avere qualche problema con me, me ne parlassero direttamente. Ma poi tramite i giornali e tutte e due insieme, un metodo quanto meno improprio. Comunque la ricostruzione non corrisponde alla realtà e sto preparando una nota ufficiale per poter replicare“.