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Dl Sostegni approvato, Draghi: “Parziale, ma il massimo”

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Dl Sostegni approvato, Draghi: “Parziale, ma il massimo”

Dl Sostegni approvato, Draghi illustra le misure in conferenza stampa al termine del CdM.

Dl Sostegni approvato. Il premier lo definisce “una risposta significativa molto consistente alle povertà, ai bisogni delle imprese e ai lavoratori. Una risposta parziale, ma il massimo che abbiamo potuto fare“. “I pagamenti – aggiunge – inizieranno l’8 aprile. Se le previsioni saranno rispettate, nel mese di aprile nell’economia entreranno 11 miliardi“. Previsto lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro, contratte tra il 2000 e il 2010. Tale misura sarà valida solo per chi ha un reddito fino a 30mila euro. Essa, insieme alle altre presenti nel testo, accompagnerà “imprese e lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia. In un anno in cui non si chiedono soldi, ma se ne danno. Non è questo il momento di guardare al debito e al Patto di Stabilità“. Sulle accuse di condono: “E’ chiaro che lo Stato non ha funzionato, permettendo l’accumulo di milioni di cartelle non più esigibili. Quindi bisogna cambiare qualcosa“. A questo proposito, spiega Draghi, nel testo ci sarà anche “una parte che prevede una modifica della riscossione, del controllo e dello scarico. Senza, tra due anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere“. Lo stralcio permetterà invece “all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione in maniera più efficiente“. Il premier ammette il condono, ma ne sottolinea gli “impatti limitati” sotto il profilo della platea e della disponibilità economica. Sui vaccini poi: “Non mi sono ancora prenotato, ma farò Astrazeneca. La campagna? C’è stato un rallentamento, ma non è stato disastroso. Per il futuro, crediamo che alla fine sarà la razionalità degli italiani a decidere. Puntiamo ad arrivare a 500mila dosi al giorno a metà aprile e anche oltre a giugno“. Infine, capitolo scuola: “Sarà la prima a riaprire, appena i contagi lo permetteranno. Riprenderemo la frequenza almeno fino alla prima media“.

Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte



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Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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