Attualità
Gianni Morandi in ospedale: piccolo incidente domestico per lui
Non è stato un ragazzo fortunato stavolta: Gianni Morandi in ospedale da circa 11 giorni per gravi ustioni.
Il cantante è caduto su delle sterpaglie a cui aveva dato fuoco mentre stava lavorando in campagna. Ha cercato di proteggersi il volto e così le ustioni più gravi hanno riguardato le mani tanto che è stato deciso il trasferimento al centro grandi ustionati di Cesena. Ecco le prime parole sui social a rassicurare tutti i suoi fan: “Sono stato veramente fortunato. Ringrazio tutto lo staff di medici e infermieri di questa grande eccellenza della nostra Regione. Con grande professionalità tutti mi stanno aiutando a superare questo momento così delicato e difficile. Ora è tempo di ricominciare a muoversi”.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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