Politica
La Raggi contro Zingaretti: “Io finita sotto scorta sarei una minaccia per Roma”
Virginia Raggi replica alle dure parole che Zingaretti le ha rivolto in televisione, ospite a Ballarò
Roma. Non si placano le polemiche dopo l’intervento di Niola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ospite alla trasmissione televisiva “Ballarò”. Nel corso della puntata di ieri infatti, Zingaretti ha rivendicato con orgoglio di essere stato “il primo a dire che considerava la ricandidatura di Virginia Raggi una minaccia per Roma“. Immediata la replica della Sindaca, che in un post su Facebook ha affidato tutta la sua amarezza per il commento ricevuto. “Le parole hanno un peso. Le parole sono pietre. Le parole colpiscono, feriscono, fanno male. Le parole hanno delle conseguenze nella vita delle persone. Le parole non sono chiacchiere.
(…) Secondo Zingaretti, quindi, la minaccia per Roma non è rappresentata dalla malavita o magari, in senso lato, dalla difficoltà di trovare un lavoro per i cittadini. No, per Zingaretti la minaccia per Roma è rappresentata da una giovane donna finita sotto scorta per aver dichiarato guerra alla criminalità organizzata(…)“, scrive, alludendo alle minacce ricevute dal Clan della capitale, con particolare riferimento al tentato posizionamento di una bomba sotto la sua auto da parte dei Casamonica. Eventi che hanno obbligato lei e la sua famiglia a girare sotto scorta.
Il sostegno alla Raggi dalla politica
Molte le parole di sostegno ricevute dalla Raggi dalla politica dopo le dichiarazioni di Zingaretti. “Parole giustissime, Virginia Raggi. Avanti a testa alta“, scrive su FB l’assessora al Sociale Veronica Mammì. Mentre il deputato del MoVimento 5 Stelle Francesco Silvestri, tesoriere del Gruppo alla Camera, ha dichiarato: “Le affermazioni del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, contro la sindaca Virginia Raggi, oltre a essere gravi e fuori luogo, sono anche offensive“. E ancora: “Non c’è giorno in cui un esponente di peso del PD non parli male della sindaca di Roma. Senza ritegno, senza alcun pudore sputano sentenze su una persona perbene“, questo il commento della senatrice espulsa dal M5s Barbara Lezzi.