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Pasqua, meno agnelli nel piatto per il lockdown. E non solo

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Pasqua, meno agnelli nel piatto per il lockdown. E non solo

Crollano le vendite destinate ai pranzi di Pasqua, anche grazie alla maggiore sensibilizzazione sul tema

Tutti dovrebbero crescere felici insieme alla propria mamma. Anche lui. A Pasqua non mangiarlo” recita lo slogan dell’Oipa per la Pasqua 2021. Concetto giustissimo, che trova conferma anche nel calo riscontrato nella vendita di carne di agnello (e non solo), che sembra dipendere non solo dal lockdown ma anche da un’aumentata sensibilità dei consumatori. Il Consorzio per la tutela dell’agnello Igp di Sardegna stima per quest’anno un calo del 35% nel consumo di agnello durante le celebrazioni pasquali. Nel 2020 si era registrata una riduzione dei consumi rispetto al 2019. Al riguardo è intervenuto il presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), Massimo Comparotto. “La maggiore consapevolezza di come vengono allevati, trasportati e uccisi i cuccioli ha determinato il crollo delle vendite negli ultimi anni. Le numerose foto e video diffusi dalle associazioni a tutela degli animali hanno fatto la differenza e sempre più persone scelgono di non acquistare carne d’agnello. Noi invitiamo a riflettere anche su quel che accade a tutti gli altri animali d’allevamento che soffrono allo stesso modo, ma questo è intanto un bel primo passo verso un’alimentazione etica. Lo scorso anno il nostro simbolo per una Pasqua senza crudeltà è stato l’agnello Pablo Emilio, trovato accanto alla mamma morta e salvato dai nostri volontari all’Aquila). Cucciolo fortunato, destinato a crescere e a morire di morte naturale“, ricorda Massimo Comparotto.

La terribile filiera della mattanza degli agnellini

La mercificazione degli agnelli, nelle sue varie fasi, esprime una crudeltà che va contro ogni regola morale. Strappati alle loro madri a 30-40 giorni di vita, vengono pesati e issati sulle zampe, ammassati e caricati nei camion, verso il loro ultimo viaggio. All’arrivo, vengono scaricati come oggetti e destinati alla pratica di stordimento che non sempre viene effettuata secondo regolamento. Poi, senza pietà, vengono uccisi, talvolta ancora coscienti. Una procedura disumana, che deve essere fermata. “Le alternative alla carne sono infinite. Chi sceglie di non mangiare animali non è complice di un sistema che considera esseri senzienti come meri oggetti di consumo usati e abusati“, ricorda ancora Comparotto.

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Orari, percorso del corteo e strade chiuse della manifestazione per la Palestina a Roma il 25 gennaio

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Orari, percorso del corteo e strade chiuse della manifestazione per la Palestina a Roma il 25 gennaio

Domani, sabato 25 gennaio 2025, è prevista una manifestazione pro Palestina a Roma con partenza alle 15 da piazza Vittorio Emanuele e arrivo in via Cavour. Si prevede la partecipazione di circa mille persone e sono state comunicate modifiche alla viabilità, tra strade chiuse, divieti di sosta e variazioni al percorso dei bus. Il corteo seguirà un percorso che includerà via dello Statuto, via Merulana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Liberiana, piazza dell’Esquilino e via Cavour. Saranno attivi divieti di sosta in alcune vie interessate e tutte le informazioni sono disponibili sull’agenda di Roma Mobilità.

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Hotel ritira disponibilità ad ospitare il convegno di Forza Nuova durante il raduno dei neofascisti europei a Roma.

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Hotel ritira disponibilità ad ospitare il convegno di Forza Nuova durante il raduno dei neofascisti europei a Roma.

L’albergo dove si sarebbe svolto il convegno di Forza Nuova a Roma ha revocato la disponibilità per ospitare l’evento, che era atteso da formazioni neofasciste provenienti da tutta Europa. La struttura non era a conoscenza della matrice politica del partito e ha deciso di non permettere più lo svolgimento dell’assemblea. Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, avrebbe dovuto presiedere il convegno chiamato “Europa. Una, libera, sovrana” con l’obiettivo di rifondare il movimento nazionalista dopo episodi di violenza. Anpi e Cgil avevano chiesto il divieto dell’adunata, considerata provocatoria e inaccettabile.

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