Roma Nord
Baby bulle, parla la madre di una delle ragazze: “Mi vergogno di mia figlia, chiedo scusa ed è giusto che paghi”
Qualche giorno fa a Roma un gruppo di baby bulle ha aggredito una ragazza di 12 anni disabile filmando il tutto e pubblicandolo in rete
La questione delle baby bulle non è passata di certo inosservata, tanto che da questo episodio si sono sviluppate molte polemiche. La madre di una delle ragazze coinvolte nell’aggressione ha voluto esprimere e chiedere scusa alla madre della vittima in un’intervista al Messaggero:
“In questo momento mi sento sotto shock, non sto più vivendo in maniera normale, sono frastornata. Mia figlia pagherà perché ha sbagliato e io non sono una mamma chioccia che difende a prescindere sua figlia. Se una deve pagare, è giusto che lo faccia. In questo momento difficile penso soltanto alla famiglia della ragazza, voglio sapere come sta la giovane. L’unica cosa che voglio chiarire anche se non sono scuse perché l’azione resta comunque grave è che mia figlia non sapeva che la ragazza soffrisse di una disabilità. è questa cosa che rende tutto più sofferente perché anche lei ha una sorella disabile, io posso capire cosa provi l’altra famiglia. Se la mamma volesse parlare, noi siamo qui, chiedo ancora scusa e lo continuerò a fare all’infinito. Mi sento in colpa io stessa”.
La mamma di una delle baby bulle
La mamma di una delle baby bulle continua “Mia figlia mi ha raccontato che in quel parco non ci va quasi mai e che con le altre ragazze si conoscevano di vista. Lì si trovavano sia il suo gruppo di amiche, sia quello dell’altra ragazza. Dopo poco hanno iniziato a litigare con provocazioni, insulti fino ad arrivare alle mani senza neanche rendersene conto. Mi vergogno tantissimo, non so dire di più, so solo che mi vergogno anche nel guardare il video o chiedere qualche dettaglio in più, sono mortificata e giù di umore, è una cosa troppo pesante. Mia figlia ora ha paura perché sul web ha ricevuto delle minacce crede che dalle parole possano passare ai fatti”.
Un episodio vergognoso che deve far riflettere molti genitrori. Troppi sono ormai i casi di bullismo nella nostra città.