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Baby bulle, parla la madre di una delle ragazze: “Mi vergogno di mia figlia, chiedo scusa ed è giusto che paghi”

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Baby bulle, parla la madre di una delle ragazze: “Mi vergogno di mia figlia, chiedo scusa ed è giusto che paghi”

Qualche giorno fa a Roma un gruppo di baby bulle ha aggredito una ragazza di 12 anni disabile filmando il tutto e pubblicandolo in rete

La questione delle baby bulle non è passata di certo inosservata, tanto che da questo episodio si sono sviluppate molte polemiche. La madre di una delle ragazze coinvolte nell’aggressione ha voluto esprimere e chiedere scusa alla madre della vittima in un’intervista al Messaggero:

In questo momento mi sento sotto shock, non sto più vivendo in maniera normale, sono frastornata. Mia figlia pagherà perché ha sbagliato e io non sono una mamma chioccia che difende a prescindere sua figlia. Se una deve pagare, è giusto che lo faccia. In questo momento difficile penso soltanto alla famiglia della ragazza, voglio sapere come sta la giovane. L’unica cosa che voglio chiarire anche se non sono scuse perché l’azione resta comunque grave è che mia figlia non sapeva che la ragazza soffrisse di una disabilità. è questa cosa che rende tutto più sofferente perché anche lei ha una sorella disabile, io posso capire cosa provi l’altra famiglia. Se la mamma volesse parlare, noi siamo qui, chiedo ancora scusa e lo continuerò a fare all’infinito. Mi sento in colpa io stessa”.

La mamma di una delle baby bulle

La mamma di una delle baby bulle continua “Mia figlia mi ha raccontato che in quel parco non ci va quasi mai e che con le altre ragazze si conoscevano di vista. Lì si trovavano sia il suo gruppo di amiche, sia quello dell’altra ragazza. Dopo poco hanno iniziato a litigare con provocazioni, insulti fino ad arrivare alle mani senza neanche rendersene conto. Mi vergogno tantissimo, non so dire di più, so solo che mi vergogno anche nel guardare il video o chiedere qualche dettaglio in più, sono mortificata e giù di umore, è una cosa troppo pesante. Mia figlia ora ha paura perché sul web ha ricevuto delle minacce crede che dalle parole possano passare ai fatti”.

Un episodio vergognoso che deve far riflettere molti genitrori. Troppi sono ormai i casi di bullismo nella nostra città.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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