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Cronaca

“Cucchi non fu ucciso di botte bensì dalla negligenza dei medici”

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“Cucchi non fu ucciso di botte bensì dalla negligenza dei medici”

La tesi della difesa del Carabiniere Di Bernardo: “Il pestaggio c’è stato ma non così violento”

Caso Cucchi. Nel corso del processo di secondo grado che vede convolto il Carabiniere Alessio di Bernardo, la linea difensiva del suo avvocato, Antonella De Benedictis, è ora quella di negare la completa responsabilità della morte del geometra romano al suo assistito. “Nessuno nega che ci sia stato un pestaggio, ma non è stato così violento. Stefano Cucchi non è stato ucciso per i ceffoni o pugni, nessuno lo ha ucciso di botte. Le persone che lo hanno lasciato morire sono stati i medici attraverso negligenze ed omissioni, chi ha sbagliato ha pagato penalmente e civilmente con un risarcimento. Dire che Di Bernardo lo ha massacrato di botte non è giusto. Ci sono stati degli schiaffi e forse una spinta che ha fatto cadere Cucchi. Ha sbagliato chi lo fatto e deve pagare, ma non è stato un violento pestaggio. Di Bernardo è una brava persona, un padre di famiglia, un carabiniere pluridecorato: nessuno ha ucciso di botte Cucchi”, ha concluso l’avvocato. Nei confronti di Di Bernardo, il pg Cavallone ha chiesto una condanna a 13 anni di carcere; lo stesso numero di anni chiesto per Raffaele D’Alessandro, mentre 4 anni e 6 mesi è la condanna chiesta per il maresciallo Roberto Mandolini, accusato di falso.

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Derby per l’Europa: la Lazio cerca la vittoria contro il Torino

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Derby per l’Europa: la Lazio cerca la vittoria contro il Torino

Stasera, allo Stadio Olimpico, si gioca una sfida cruciale per il tecnico Baroni, che punta a un controsorpasso su Ranieri. Il match è atteso con grande fervore e potrebbe avere ripercussioni importanti sulle ambizioni di entrambe le squadre.

Il Commento di Guendouzi

Nel corso della giornata, Guendouzi ha espresso fiducia nei confronti di Rovella, dichiarando: “Diventerà tra i migliori al mondo”. Questa affermazione sottolinea le aspettative elevate su di lui e il suo potenziale in crescita all’interno del contesto calcistico attuale.

Le Aspettative per la Partita

Il match di stasera rappresenta un’importante opportunità per Baroni di raddrizzare la situazione e migliorare la posizione della sua squadra, mentre Ranieri cercherà di mantenere il vantaggio. La tensione è alta e i tifosi sono in attesa di un incontro avvincente.

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Il confronto con la maternità: il giorno del giudizio

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Il confronto con la maternità: il giorno del giudizio

Le violenze domestiche subite da Anna, vittima di maltrattamenti da parte del compagno, sono emerse durante un’udienza in tribunale. Nel racconto, Anna ha descritto un quadro di abusi, che include “minacce, botte al figlio di appena 4 anni e parolacce urlate in faccia”, culminato con il 50enne, attualmente imputato, che ha costretto Anna a fuggire con i suoi bambini. Le indagini della polizia hanno portato a misure di protezione, come arresti domiciliari e divieto di avvicinamento per l’imputato.

LA CONVIVENZA

Anna, dirigente d’azienda, ha iniziato a convivere con il compagno nel 2017. Sin da subito, ha notato cambiamenti nel suo comportamento, con frasi come “Sei una madre schifosa” e insulti rivolti a lei e ai bambini. La situazione è peggiorata dopo la nascita dei due figli e l’uomo ha mostrato un atteggiamento sempre più violento. Anna ha raccontato che “mi ridicolizzava anche se giocavo a tennis” e la sua incapacità di fermare la violenza ha portato a un’atmosfera di paura anche per i propri figli.

LE MINACCE

Anna ha anche subito minacce di morte, durante le quali il compagno le ha detto: “Non te la do la soddisfazione di darti una coltellata”. Nel dicembre 2023, l’uomo l’ha rinchiusa in camera, costringendola a sbloccare i cellulari, alimentando il suo timore per la propria vita e quella dei bambini. Oggi, Anna vive sotto la vigilanza dei servizi sociali, nonostante il paradosso secondo cui, come affermato dal suo avvocato Roberto Borgogno, “il tribunale civile procede chiedendo una riconciliazione impossibile”.

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