Attualità
La Boschi attacca Grillo: “Vergognoso che usi potere mediatico per difendere il figlio” (video)
La Boschi attacca Grillo, che in un video difende il figlio accusato di stupro: “Usa parole scandalose, fa un torto alle donne vittime di violenza“
Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog un video in cui da sfogo alla sua rabbia nei riguardi della situazione legale in cui si trova il figlio Ciro, sotto accusa per violenza di gruppo. Il leader del M5s ha dato sfogo al suo pensiero in un video di circa due minuti: “Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale, insieme ad altri 3 ragazzi“, esordisce nel filmato, “voglio chiedere perché un gruppo di stupratori seriali non sono stari arrestati e sono stati lasciati liberi per due anni…perché non li avete arrestati subito? Li avrei portati io in galera, a calci nel c..o!”, esclama, visibilmente alterato.
E sulla ragazza che ha denunciato Ciro e i suoi amici dichiara: “Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… Vi è sembrato strano. Bene, è strano.. C’è un video, passaggio per passaggio, si vede che c’è il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni, che si stanno divertendo! Io sono stufo, perché sono 2 anni e se dovete arrestare mio figlio perché non ha fatto niente allora arrestate anche me, ci vado anche io in galera!” termina l’ex comico genovese.
Il commento della Boschi
Non si è fatto attendere il commento di Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva: “Il video di Beppe Grillo è scandaloso. Caro Beppe Grillo, ti devi semplicemente vergognare. Non sta a me dire se ha torto o ha ragione: per quello ci sono i magistrati. Ma che lui utilizzi il suo potere politico e mediatico per assolvere il figlio è vergognoso”, aggiunge la Boschi. “Le sue parole sono piene di maschilismo. Quando dice che la ragazza ci ha messo otto giorni a denunciare fa un torto a tutte le donne vittime di violenza e forse non sa il dolore che passa attraverso quelle donne, che spesso impiegano non giorni, ma settimane per superare magari la vergogna e l’angoscia”, conclude la Boschi.