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Lucio Battisti, prosegue la guerra tra i parenti e Mogol per l’eredità: in ballo 16 milioni
Lucio Battisti, prosegue la guerra tra i parenti e Mogol per l’eredità: in ballo 16 milioni.
A più di 20 anni dalla morte, l’eredità di Lucio Battisti continua ad essere oggetto di contesa. L’ultima pagina della diatriba è stata scritta ieri, quando, per ordine del Tribunale di Milano, un nuovo timoniere si è insediato alla guida della Acqua Azzurra. La società, che detiene i diritti dell’opera del cantante, vede da anni una vera e propria guerra tra i tre azionisti: la moglie e il figlio 48enne di Battisti, la casa discografica Universal e Giulio ‘Mogol’ Rapetti. Tutti alla costante rivendicazione di interessi su quello che è un monumento della musica leggera italiana: la discografia del duo Battisti-Mogol. Un monumento dal valore, anche economico, piuttosto importante: 16 milioni, secondo una perizia ufficiale agli atti della società. Proprio su alcuni documenti di quest’ultima ci sarebbe la firma di un noto professionista milanese, Luigi Giovanni Saporito, rappresentante legale della Acqua Azzurra. Sarebbe lui il liquidatore, il quarto della serie, incaricato dai magistrati meneghini. Sarebbe successo all’avvocato Gaetano Presti, nominato nel 2018. Starà ora a lui dirimere gli attriti, nel frattempo finiti in tribunale, tra gli azionisti (e anche tra i loro avvocati). Una missione ardua, ma dal cui buon esito dipende quello della trattativa per il catalogo storico Battisti-Mogol.