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Cronaca

“Mio figlio non seppellito da due mesi”: botta e risposta Andrea Romano, Raggi e Ama

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“Mio figlio non seppellito da due mesi”: botta e risposta Andrea Romano, Raggi e Ama

“Mio figlio non seppellito da due mesi”: botta e risposta Andrea Romano, Raggi e Ama.

“Mio figlio non seppellito da due mesi”. A lanciare questo grido di dolore Andrea Romano, deputato del Pd, a proposito del figlio Dario. Il ragazzo, morto il 22 febbraio a soli 24 anni, non è ancora riuscito a trovare una degna sepoltura. Il motivo, il sovraffollamento che sta attanagliando i cimiteri romani e che ha finora impedito ad Ama di comunicare a Romano (e non solo a lui) una data per il triste servizio. E’ lo stesso deputato, su Twitter, a raccontare questa situazione, “non degna di una città civile“. Per di più, importante capitale mondiale. “La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande”, scrive Romano, rivolto alla sindaca Raggi. La quale ha replicato ammettendo quanto l’accaduto sia “ingiustificabile” e spiegando come Ama stia lavorando per trovare una soluzione.

LA MUNICIPALIZZATA SI DIFENDE

Il giovane figlio di Romano – racconta – è stato cremato il 15 marzo con autorizzazione pervenuta il 9. La salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda era stata inoltrata dall’agenzia funebre incaricata dalla famiglia entro 5 giorni dal decesso”.Secondo la circolare 818 dell’11 gennaio 2021 del Ministero della Salute, in questa fase emergenziale la priorità va alle prime sepolture. Le operazioni cimiteriali non urgenti devono essere quindi rinviate“, aggiunge poi. Sottolineando come “la cremazione è stata effettuata nei tempi previsti dal contratto di servizio“. Quanto alle ‘seconde sepolture’ (quale appunto il caso specifico), assicura che “è ferma volontà di Ama, d’intesa con Roma Capitale, di riprenderle a partire da maggio“.

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Auto finisce in fontana a Casalpalocco: conducente illesa, forse per distrazione

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Auto finisce in fontana a Casalpalocco: conducente illesa, forse per distrazione

#HaiMaiVistoUnAutoInFontana 😲? Una donna di 56 anni finisce con la sua Toyota Yaris in una fontana di Roma, in una scena da film che lascia tutti a bocca aperta! #IncidenteBizzarro #RomaCuriosità

La Scena Incredibile dell’Incidente

Immaginate di svegliarvi all’alba e scoprire una macchina immersa nell’acqua di una fontana: è esattamente ciò che hanno trovato gli agenti della polizia locale di Roma. La Toyota Yaris era bloccata nella vasca della fontana di Casalpalocco, all’incrocio tra via Eschilo e piazza Fonte degli Acilii, con lo sportello spalancato. La conducente, una donna di 56 anni, era già fuori, dolorante ma fortunatamente senza ferite serie, e è stata subito portata in ospedale in codice giallo.

Come È Successo Questo Sconvolgente Episodio?

L’incidente è avvenuto intorno alle 6 del mattino del 22 aprile in via Eschilo, una strada chiave nei quartieri residenziali di Casalpalocco e Axa, che collega al centro di Roma. Gli agenti stanno ricostruendo i dettagli: l’auto avrebbe urtato il parapetto della rotonda, slittato sull’erba, colpito il bordo della vasca e infine precipitato dentro, senza rovesciarsi. Le telecamere della zona potrebbero rivelare tutto, e secondo le prime ipotesi, un guasto meccanico potrebbe essere il colpevole.

Non È la Prima Volta: Una Serie di Misteri Stradali

Ma ecco il colpo di scena: non si tratta di un evento isolato! La donna, nonostante il caos, ha persino provato a manovrare l’auto all’interno della fontana per uscire senza bagnarsi, prima dell’arrivo dei soccorsi. Eppure, incidenti del genere sono già successi in queste rotonde, nonostante i parapetti e le protezioni, lasciando tutti a chiedersi: cosa sta succedendo sulle strade di Roma? 😱

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Arresti nella Curva Sud della Roma. Operazione della Polizia

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Arresti nella Curva Sud della Roma. Operazione della Polizia

La polizia ha arrestato 3 esponenti della Curva Sud della Roma.

Nella mattinata odierna, all’esito di una articolata e complessa attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, la DIGOS e la SQUADRA MOBILE della Questura di Roma hanno eseguito l’Ordine di esecuzione di Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione GIP, a carico di tre esponenti del sodalizio ultras romanista “Gruppo Quadraro”, che occupa la parte centrale del secondo anello della Curva Sud dello Stadio Olimpico.

Due degli indagati sono stati rintracciati presso le proprie abitazioni e sottoposti a perquisizione personale e domiciliare ex art. 352 co. 2 c.p.p., mentre un terzo soggetto era già detenuto per altra causa ed il provvedimento è stato notificato presso la Casa Circondariale presso cui è ristretto.

Tutti gli indagati – già sottoposti ad interrogatorio preventivo ex art. 291 co. 1 quater c.p.p. il 7 aprile u.s., quando si sono avvalsi della facoltà di non rispondere – sono ritenuti responsabili del reato di cui agli articoli 61 nr. 11-sespties c.p. e 73, co. 1 d.P.R. 309/1990, due di loro anche con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, poiché, in concorso tra loro e con altri soggetti, illecitamente effettuavano numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina in occasione degli incontri di calcio casalinghi disputati dalla società A.S. Roma presso i bagni della Curva Sud dello Stadio Olimpico fino a maggio 2024.

Le indagini, condotte dalla DIGOS, hanno interessato numerosi incontri di calcio disputati dalla squadra giallorossa allo Stadio Olimpico nel corso del Campionato di Serie A 2024/2025, a partire da gennaio 2024.

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