Cronaca
ROMA Rapinano sala slot e intimoriscono testimone: arrestati
ROMA Rapinano sala slot e intimoriscono testimone: arrestati.
ROMA Rapinano sala slot e intimoriscono testimone. Per questo, lo scorso 10 aprile, un 30enne e una 23enne sono finiti in manette ad opera dei poliziotti dell’XI Distretto San Paolo. Le accuse per loro andavano dalla rapina aggravata in concorso alla ricettazione. A coordinare le indagini la Procura della Repubblica capitolina, “gruppo reati gravi contro il patrimonio”. Il ‘colpo’ risale allo scorso 25 ottobre, messo a segno da due uomini arrivati su uno scooter rubato. Volto travisato e coltello in pugno, erano riusciti a portar via 11.600 euro in contanti. Al momento della rapina, nell’esercizio era presente solo una dipendente. La Polizia Giudiziaria, visionando le immagini, notava un modus operandi dell’autore materiale del furto alquanto strano: l’uomo infatti, scendendo dallo scooter, si toglieva il casco e indossava il cappuccio del cappotto, restando di fronte alla porta di entrata. Una circostanza che lo ha reso visibile in volto dalla dipendente, ma di questo al malvivente non è sembrato importare molto. Il complice rimaneva invece ad attenderlo fuori, sullo stesso motoveicolo, palesemente tranquillo. Ad insospettire ulteriormente gli inquirenti il fatto che la dipendente, mentre veniva svuotata la slot, appariva nervosa: si voltava più volte verso l’ingresso ed effettuava le operazioni lentamente, non mettendo in sicurezza il denaro prima di aprire la porta. Convocata negli uffici di Polizia per essere interrogata, esponeva poi i fatti in maniera reticente, facendo registrare numerose contraddizioni. Alla fine, spaventata, ammetteva le proprie responsabilità: aveva concordato la rapina con la sua amica 23enne, ex dipendente dell’esercizio. Sono così partite le indagini, attraverso osservazioni, appostamenti e altre attività. Le quali sono state tuttavia non prive di difficoltà: i soggetti coinvolti dimoravano infatti a Tor Bella Monaca, nota piazza di spaccio, dove la presenza delle forze dell’ordine è continuamente monitorata e segnalata. Durante le indagini, i poliziotti hanno inoltre scoperto che il 30enne e la 23enne avevano organizzato una spedizione punitiva contro la ragazza, colpevole di stare collaborando con la Polizia. Le indagini sono tuttora in corso per risalire al terzo complice.