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Cinema

Senza gestore il bar del film ‘Troppo forte’. E il degrado avanza

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Senza gestore il bar del film ‘Troppo forte’. E il degrado avanza

Senza gestore il bar del film di Carlo Verdone ‘Troppo forte’. E il degrado avanza…

Senza gestore il bar del film di Carlo Verdone ‘Troppo forte’. E i vandali ne hanno subito approfittato: una vetrina è stata infatti già presa a sassate. E ora si temono nuovi danneggiamenti e persino che il locale venga occupato. Quel locale noto per una delle scene simbolo della pellicola del 1986, quella del flipper (clicca qui per vederla). Lo può vedere chiunque passi nelle vicinanze della pineta di Castel Fusano, all’incrocio tra via di CastelPorziano e via del Martin Pescatore. Aperto negli anni ’50, negli ultimi 12 mesi ha visto vacante il posto del gestore. E il Comune di Roma, che ne detiene la proprietà, non è riuscito ad affittarlo a nessun altro. E ogni passo avanti del degrado è un colpo al cuore. Perchè non parliamo solo di un bene pubblico, ma di un luogo in cui ogni millimetro è intriso di magia cinematografica. E solo per questo sarebbe bene che venisse salvato. Perchè senza certe luci la vita e il mondo diventano un pò meno degni di essere vissuti.

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello,  su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.

Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.

Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.

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