Politica
Immigrazione, Rampelli accusa Lamorgese: “Sbarchi triplicati nel 2020”

Migranti, il deputato di Fdi in una nota lancia dure accuse al Ministro Lamorgese
Emergenza immigrazione. La situazione degli sbarchi clandestini nel nostro Paese continua a suscitare preoccupazione. E’ grande il numero degli individui che continuano a raggiungere le coste italiane, a bordo di imbarcazioni di fortuna. Il numero degli arrivi appare triplicato rispetto agli anni precedenti. I dati, forniti da Eurispes, sono contenuti in una nota emessa dal deputato di Fdi, Fabio Rampelli. Che sottolinea come l’emergenza sanitaria in corso, che apparentemente avrebbe dovuto fungere da deterrente agli arrivi, non abbia minimamente intaccato il ritmo degli sbarchi. La colpa di tutto questo, secondo Rampelli, è in parte da attribuire ai due premier che si sono succeduti negli ultimi due anni. “A fine 2020 gli sbarchi in Italia erano 34.154, il 298% in più rispetto al 2019 (11.471) e il 46% in più rispetto ai 23.370 del 2018. Non ne parlano giornali e tv, ma i numeri dimostrano come il presidente Conte e il suo successore Draghi non siano stati in grado di fermare questi approdi neanche nella massima emergenza sanitaria“, dichiara.
Le cause del problema
Una situazione fortemente problematica, che vede la nostra Penisola, penalizzata dalla posizione geografica, lasciata praticamente sola ad affrontare il problema dalle “colleghe” europee. Fabio Rampelli punta inoltre il dito sulle politiche di gestione portate avanti dal Ministro dell’interno. “E’ lo specchio di un’Italia lasciata sola, con grandi responsabilità del ministro dell’Interno Lucia Lamorgese con la linea morbida dei porti aperti e l’azzeramento dei decreti sicurezza. Oltre 2mila arrivi a Lampedusa e ancora oggi altri 200 naufraghi. Le procedure di rimpatrio non bastano e la redistribuzione verso gli altri Stati membri è un fallimento“, è il triste bilancio riportato dal deputato.

Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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