Cronaca
Luana D’Orazio – Manipolati i sistemi di sicurezza. La procura indaga

Si infittisce il giallo relativo alla morte di Luana D’Orazio, l’operaia 22enne che ha perso la vita in una fabbrica di Prato
Si fa sempre più fitto il giallo della morte di Luana D’Orazio. Allo sgomento e allo strazio della famiglia si aggiungono infatti dettagli sconvolgenti. La Procura di Prato aveva, nei giorni scorsi, disposto una verifica tecnica su uno degli orditoi della fabbrica, posto sotto sequestro insieme a quello che causò la morte della 22enne all’indomani della tragedia. Dall’esito degli accertamenti si evince che i sistemi di sicurezza sono stati manipolati. Nei prossimi giorni è previsto un esame dettagliato anche sull’altro orditoio. Stando alle indagini degli inquirenti, inoltre, pare che la giovane fosse stata ingaggiata per svolgere mansioni di catalogazione. Un impiego, dunque, pressoché vicino al circuito delle funzioni di segreteria e pertanto distante dai lavori che comportano l’utilizzo di macchinari, specie se fosse confermata l’ipotesi secondo cui alla 22enne non sarebbe stata fornita un’adeguata preparazione. Una notizia che getta ancor più nello sconforto i familiari di Luana, devastati dal dolore per una tragedia che quasi certamente si poteva evitare. Al giorno d’oggi il lavoro è più che mai una priorità e più che mai un modo di essere, uno stile di vita. Pertanto risulta inverosimile, oltre che intollerabile, che la sicurezza venga troppo spesso relegata in un angolo, posta in secondo, talvolta anche in terzo piano. Non si può vivere solo di lavoro ma, ora più che mai, non si può morire di lavoro.
Cronaca
Gualtieri introduce il 5G nella metropolitana di Roma con la linea A dedicata a film e streaming

Roma inaugura una rete 5G pubblica
Roma diventa la prima città d’Europa a offrire una rete 5G negli spazi pubblici, inclusi metropolitana, piazze e strade. Il servizio è partito da 9 stazioni della linea A, da Cipro a Vittorio Emanuele, dove gli utenti possono connettersi facilmente senza password o registrazioni. Questa rete consente di sfruttare il 5G per scaricare film, guardare serie in streaming e effettuare videochiamate senza interruzioni, anche all’interno dei treni in movimento.
Crescita della rete e infrastrutture
Quello inaugurato è solo il primo passo di un progetto che prevede l’estensione della rete 5G a tutte le 75 stazioni della metropolitana. Entro giugno, tutte le fermate della linea A saranno connesse, il 75% delle fermate della linea B1 e il 25% di quelle della linea C. La linea B sarà completamente connessa entro dicembre 2025, e la linea C completerà l’installazione entro i primi mesi del 2026, con un totale di 1.170 unità remote, oltre 3.000 antenne e oltre 250 km di nuova fibra ottica.
WiFi6 nei luoghi pubblici
In aggiunta, sono stati completati collegamenti WiFi6 in 9 spazi pubblici, tra cui piazza Campidoglio e piazza del Popolo, dove sono stati installati 78 access point e 44 telecamere ad alta definizione. Entro la fine del 2025, il segnale 5G arriverà in 100 piazze della città, aumentando così l’accesso per cittadini e turisti.
“Con questo primo lotto di antenne – ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri durante l’inaugurazione – Roma compie un passo avanti molto significativo nella direzione della trasformazione della città in una vera e propria smart city, dotata di infrastrutture di comunicazione adeguate. Questo è un grande salto in avanti nell’utilizzo delle tecnologie più avanzate al servizio della collettività e dimostra come la collaborazione fra pubblico e privato possa essere utile per creare innovative infrastrutture fondamentali per la crescita di Roma”. Durante l’inaugurazione, il sindaco ha effettuato un viaggio sulla linea A per testare le video chiamate.
“L’impegno di Inwit – ha commentato anche Diego Galli, Dg della stessa società – è quello di sostenere il percorso di trasformazione della Capitale in una smart city sempre più connessa e intelligente grazie ad infrastrutture digitali e condivise”.
Cronaca
Discarica sequestrata vicino all’aeroporto di Ciampino mette a rischio la salute dei cittadini

La polizia di Stato di Ciampino e i finanzieri del Comando provinciale di Roma, coordinate dalla procura, hanno eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di una vasta area vicino all’aeroporto di Ciampino, dove sorge l’ex hotel e parcheggio “Alta Quota”, ora trasformato in una discarica “a cielo aperto” di rifiuti.
L’area, acquisita nel 2023 al patrimonio di Roma Capitale, è stata esaminata dagli agenti della polizia di Frontiera di Ciampino e delle “Fiamme Gialle”, che hanno rinvenuto un accumulo di rifiuti edili, carcasse di autovetture e veicoli pesanti, pneumatici e fusti contenenti oli minerali. La loro esposizione agli agenti atmosferici avrebbe potuto causare, nel tempo, l’assorbimento delle scorie nel terreno, con rischio di contaminazione del suolo e pericolo per la salute pubblica. Inoltre, la discarica è situata a ridosso del lato nord della pista di decollo e atterraggio degli aerei, sollevando preoccupazioni per possibili interferenze con il movimento aereo. Durante le operazioni, è stata assicurata protezione alla colonia felina censita dal Comune di Roma presente nell’area.
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