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Mentana Chef Rubio, botta e risposta social sul conflitto israelo palestinese

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Mentana Chef Rubio, botta e risposta social sul conflitto israelo palestinese

Scontro social tra Mentana e Chef Rubio sul tema del conflitto israelo palestinese

Mentana Chef Rubio – A dare il via all’alterco è stato il giornalista. Che, attraverso il proprio profilo Facebook, ha criticato il modo in cui l’opinione pubblica sta trattando una questione così delicata. Secondo lui, sbaglia chi pensa che ci sia una verità assoluta: “Non ci sono – sottolinea – parti giuste e sbagliate, uno che ha ragione e l’altro che ha torto“. Perchè allora questa divergenza di opinioni? Mentana su questo non ha dubbi: c’è tanta ignoranza su un tema alquanto variegato e complesso.

Un intrico – così lo definisce il direttore del Tg La7 – di fedi religiose ed etnie, di colonizzazioni e complicità, di sconfitte e vittorie passate“. E l’ignoranza, prosegue Mentana, genera semplificazione, come se il quotidiano lancio di razzi sulla striscia di Gaza fosse “una partita di Champions tra la squadra del cuore e l’avversario più odiato“. Un atteggiamento, fa notare il giornalista, molto in voga sui social, dove anzi risulta “dominante“.

Invece, ribadisce il direttore, non ci sono buoni e cattivi: si devono, a suo parere, smontare le tesi secondo cui “Israele pratica l’apartheid, i palestinesi sono terroristi e ogni percorso di pace è un imbroglio“. Insomma, quello che lui chiama “il gioco del partito preso“: roba da “fanatici“, certi di essere nel giusto e che difendono questa posizione “con durezza e inflessibilità“. Soprattutto, fa notare, contro “chi la pensa in modo opposto“. E in questo modo eliminano ogni possibilità di contraddittorio dalla “terra di nessuno del dubbio“.

Un’esplosione festante di odio social“, che secondo Mentana potrà terminare solo in un modo: con la “pace“. Quando cioè Israele avrà “una sicurezza di pace e confini” e i palestinesi “di Stato e territorio“.

LA REPLICA DI CHEF RUBIO

La risposta di Chef Rubio

Alle parole di Mentana ha risposto, a stretto giro, Gabriele Rubini, in arte chef Rubio. Il noto cuoco non è nuovo a repliche piccate anche su argomenti che esulano dal contesto culinario. E anche stavolta non si fa mancare toni tutt’altro che distesi.

Attraverso un post su Twitter, fa sapere come ritenga inaccettabile quanto scritto dal giornalista. “Un testo così infarcito di propaganda sionista“, lo giudica, sottolineando inoltre come sia stato diramato “senza che nessun collega dica nulla“. Rivolgendosi poi direttamente a Mentana, lo addita come “una delle persone che più disprezzo al mondo“. Una sorta di primato, di cui il direttore – chiosa il cuoco con una punta di ironia – può andare fiero.

NEL LAZIO LA PARITA’ DI SALARIO E’ LEGGE

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Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

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Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.

Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,

“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.

Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.

Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

Fonte Verificata

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