Cronaca
Morte Maradona, clamorosa svolta: in 7 accusati di omicidio volontario

Svolta nelle indagini: sarebbero 7 le persone coinvolte nella scomparsa di Maradona
Morte Maradona. A sei mesi dalla scomparsa del grande calciatore argentino arriva una clamorosa svolta nelle inchiesta riguardante le circostanze della sua morte, che a quanto pare potrebbe essere stata causata in maniera intenzionale. Indagati in tal senso 7 individui che facevano parte dello staff sanitario di cui Maradona si avvaleva negli ultimi mesi della sua vita. Si tratta di Leopoldo Luque, il neurochirurgo che operò il Pibe de oro per un ematoma al cervello, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, la dottoressa Nancy Forlini, il coordinatore Mariano Perroni e due infermieri.
Morte Maradona, il nuovo capo d’accusa
L’accusa per loro ora è di omicidio volontario. Il capo di accusa è stato modificato in seguito alla perizia medica emessa lo scorso 3 maggio, in base alla quale si evince che la morte del campione poteva essere evitata. La sua scomparsa quindi sembra essere frutto della negligenza dei medici che lo seguivano, accusati dagli inquirenti di avere addirittura compiuto nei riguardi di Maradona azioni ”inadeguate, carenti e spericolate”, come riportato dal quotidiano argentino La Nación, che si è sempre interessato alla vicenda.
Il neurochirurgo Luque è inoltre accusato di aver usato un documento falso, avendo contraffatto la firma di Maradona per richiedere la cartella clinica nell’ospedale dove l’ex calciatore era stato operato alla testa.

Cronaca
Giovane si tuffa nel Tevere per sfuggire al Cpr di Bari

Un giovane di 23 anni si è lanciato nelle acque del Tevere pur di non essere riportato al Cpr di Bari. Gli agenti hanno fermato il ragazzo alla stazione di Trastevere e lo hanno portato all’ospedale ex Fatebenefratelli sull’isola Tiberina per attivare le procedure necessarie per il rimpatrio. Durante il trasferimento, il giovane è riuscito a fuggire dal pronto soccorso e a raggiungere le sponde del fiume, gettandosi nel Tevere.
Le forze dell’ordine, con notevoli difficoltà, sono riuscite a recuperarlo e a metterlo in sicurezza. Un poliziotto, nel tentativo di riacciuffarlo, si è rotto un polso.
Cronaca
Fantozzi: i fan richiedono una targa per i 50 anni in via di Monte Zebio

Per i fan del ragioniere in vacanza a Roma, il passaggio in Prati è d’obbligo. Tuttavia, sui social gli appassionati esprimono il desiderio di rimuovere la scritta spray “Scusi, chi ha fatto palo?!” e richiedono di sostituirla con un’effige più decorosa. Questo dibattito si anima nelle comunità online, dove i sostenitori della figura del ragioniere mettono in evidenza l’importanza di rappresentazioni più appropriate.
La questione ha acceso discussioni tra i fan e i visitatori, che vedono in questa scritta un elemento di degrado in contrasto con il valore culturale del luogo. La proposta di una nuova decorazione mira a valorizzare l’area e a offrire un’esperienza più positiva ai turisti e ai residenti.
Le opinioni sono diverse, ma l’idea di mantenere vivo il ricordo del ragioniere attraverso modalità più rispettose sembra trovare consenso tra le persone che frequentano la zona. La città di Roma continua a essere un crocevia di culture e opinioni, in cui il dialogo sulla bellezza e il rispetto del patrimonio si fa sempre più intenso.
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