Cronaca
TORRE SPACCATA Serenata pre nozze termina in lite: due in manette

TORRE SPACCATA Serenata pre nozze termina in lite: due in manette.
TORRE SPACCATA Serenata pre nozze termina in lite. Risultato finale, un ferito e due arrestati. Teatro dell’episodio, avvenuto venerdì scorso, via dei Lizzani. A finire in manette il fratello dello sposo, testimone del matrimonio, e un amico di famiglia. Uno degli agenti intervenuti per sedare l’alterco è invece stato costretto alle cure dei sanitari. All’origine della lite, una discussione tra il padre della sposa, ubriaco, e il titolare di un ristorante nella zona. Discussione cui avrebbero preso poi parte anche altri presenti alla serenata. A un certo punto la sposa, piena di vergogna per il comportamento del padre, gli avrebbe chiesto di contenersi. L’uomo le avrebbe però risposto spintonandola. E proprio da questo la lite sarebbe degenerata in una vera e propria rissa. La scena è stata notata da una volante del locale Commissariato, in transito da quelle parti. Fermatisi, gli agenti hanno provato a riportare la calma, chiedendo aiuto anche a dei colleghi. Proprio uno dei poliziotti è quello che ha avuto la peggio: è stato infatti aggredito e preso a pugni dal testimone e dall’amico di famiglia. Per entrambi sono così scattate le manette, con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Processati, sono stati condannati a 8 mesi con obbligo di firma. L’agente ferito invece guarirà in una settimana.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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