I Municipio
TESTACCIO Famiglie disabili imprigionate in casa: la denuncia
Testaccio Famiglie disabili imprigionate in casa: una storia orribile nel cuore della Capitale.
TESTACCIO Famiglie disabili imprigionate in casa. La denuncia della Lega Roma.
TESTACCIO Famiglie disabili imprigionate in casa. Quello delle difficoltà di chi non è normo dotato a far fronte alle esigenze della vita quotidiana è un problema comune a molte città italiane. E molto spesso è causato dall’assenza di adeguate infrastrutture, vuoi per mancanza di fondi, vuoi perchè chi dovrebbe occuparsi della loro installazione in realtà non se ne cura. La questione è particolarmente sentita nella Capitale, dove le situazioni limite non mancano. Proprio una di esse è stata segnalata da Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani del Carroccio.
Teatro, raccontano, le case popolari di via Ginori. Proprio qui abiterebbero tre nuclei familiari, è proprio il caso di dirlo, in pianta stabile. Sì perchè a queste persone è letteralmente impedito di varcare la soglia, se non a proprio rischio e pericolo. Il motivo? Manca lo scivolo per i disabili. Le tre famiglie sono infatti costrette in sedia a rotelle e altri sussidi per la deambulazione. Uno scivolo “fisso o semovibile” sarebbe dunque l’ideale per permettere loro di uscire senza rischiare di cadere.
Per risolvere il problema, le famiglie hanno più volte sollecitato il Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale. Le loro “richieste ufficiali” sono tuttavia cadute nel vuoto. Di procedere autonomamente neanche a parlarne: in questo caso infatti le stesse famiglie diventerebbero responsabili di “eventuali rischi per l’incolumità”. A questo punto, non resta dunque che attendere i “tempi biblici della burocrazia romana”.
Una situazione che, denunciano Picca e Santori, mostra come “sul tema delle barriere architettoniche Roma sia drammaticamente indietro rispetto ad altre città”. I due dirigenti si rivolgono dunque alla sindaca Raggi e al Dipartimento competente, chiedendo di “prendere in carico immediatamente” il caso in questione. L’amministrazione grillina è sempre molto attenta al tema della mobilità: per essa quindi “restituire libertà di movimento a queste famiglie” dovrebbe essere una priorità.
Centro Storico
Domenica Ecologica a Roma, stop auto 24 marzo 2024: orari e dove
Domani, 24 marzo, a Roma si terrà la quinta e ultima domenica ecologica, durante la quale sarà bloccata la circolazione delle auto. Il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 nella nuova Zona a Traffico Limitato (Ztl) fascia verde.
Sono esentati dal divieto di circolazione i veicoli che utilizzano metano, Gpl, trazione ibrida o elettrica, veicoli bi-fuel (con doppio sistema di alimentazione benzina-Gpl o benzina-metano), anche se trasformati con impianto a Gpl o metano e omologati in classe Euro 3 e successive, veicoli Euro 6 a benzina, ciclomotori Euro 2 e successivi e motocicli a 4 tempi Euro 3 e successivi.
I Municipio
Piazzale Labicano, automobilisti in ostaggio dei lavavetri
Perché nessuno fa nulla per allontanare il gruppo di lavavetri che ormai si è impadronito di Piazzale Labicano?
Questa è una domanda che si saranno fatti in tantissimi, ma a cui il Comune di Roma, sotto la giunta di Roberto Gualtieri, ancora non riesce a dare nessuna risposta. Dopo le violenze sessuali del Pigneto, la tendopoli abusiva di viale Pretoriano, oggi vi parleremo dei lavavetri che hanno conquistato piazzale Labicano, subito dietro Porta Maggiore, dove tra l’altro c’è spesso un mercatino di merce di dubbia provenienza, che comunque sia – con arroganza e insistenza esagerata – obbligano soprattutto le donne, gli anziani e le persone benestanti a sborsare delle mance non volute per un lavaggio del parabrezza che nessuno ha richiesto.
Il gruppo, come si vede nella foto del nostro fotografo, è composto da sette-otto persone di nazionalità rumena e più volte (i cosiddetti zingari), notati dal nostro giornalista, con insistenza “assaltano” le macchine per raccimolare qualche soldo. Per carità, dispiace che debbano fare questo per guadagnarsi da vivere, però è anche vero che a tutto c’è un limite e il gruppo – abbastanza nutrito e arrogante – crea non pochi disagi a chi spesso frequenta o percorre la strada che unisce la Casilina con la Prenestina.
Speriamo che il sindaco Gualtieri o i vigili di competenza leggano questo articolo, ascoltando le nostre proteste, che di fatto rappresentano il 99% degli automobilisti e dei cittadini che aspettano i mezzi pubblici sulla banchina adiacente il piazzale, risolvendo la situazione di degrado sotto gli occhi di migliaia di persone.
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