Calcio
Totti Roma, una storia finita male: “Se mi chiamano non rispondo”
Totti Roma, un binomio che ha segnato la storia del club giallorosso e che, a 4 anni dal ritiro del capitano, sembra aver lasciato tanta amarezza
Per Francesco Totti Roma è stata più di una casa. La capitale, alla luce delle giocate che lo hanno reso celebre, lo ha eretto a re del popolo giallorosso, inserendolo tra i miti assoluti della storia del club. Dopo il ritiro (avvenuto al termine della stagione 2016/17), però, il rapporto tra le parti si è fatto burrascoso. Se da un lato, infatti, c’è una tifoseria che lo esalta e che mai lo ha dimenticato, dall’altro c’è una società che, probabilmente, non ha dimostrato a Totti la riconoscenza che meritava. La sua carriera da dirigente è durata ben poco, forse alla luce di un’offerta di Pallotta (che lo aveva etichettato in un ruolo da Yes Man) mai gradita.
FUTURO NEL CLUB
Nella giornata odierna Totti è intervenuto in merito all’arrivo di Mourinho sulla panchina della Roma definendolo l’allenatore più forte al mondo e sottolineando che gli sarebbe piaciuto averlo come tecnico da giocatore. L’ex capitano giallorosso è poi tornato sul rapporto con il club: “Futuro nella società? Per me non è previsto alcun ruolo e, comunque, non ho sentito nessuno. Se mi chiamano ho il telefono spento“. Dichiarazioni forti, rilasciate ai microfoni de Il Corriere dello Sport, che portano alla luce una dose di amarezza non indifferente. Un rapporto, quello tra Francesco Totti e la Roma, che meritava e merita tutt’ora un epilogo di ben altro spessore.

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