Cronaca
WILLY I fratelli Bianchi e quei messaggi in chat: “Camminerai in sedia a rotelle”
Nuovi particolari potrebbero inguaiare ancora di più la posizione dei fratelli Bianchi

Nuovi guai per i fratelli Bianchi, imputati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
Potrebbe aggravarsi la posizione dei fratelli Bianchi. Ad incastrarli sarebbero giunti nelle ultime ore alcuni messaggi postati su una chat. A riportarlo stamane il quotidiano La Repubblica, che cita documenti relativi ad un altro processo che vede alla sbarra i due giovani. “Gang Bang“, questo il nome dato allo spazio di conversazione, di cui i due erano utenti. Un nome un programma, così come il tono delle parole usate, rivolte ad altre giovani vittime.
Rivolgendosi ad una di esse, uno dei fratelli la minacciava apertamente di farla finire su una sedia a rotelle. Uno scopo per il quale il ragazzo non si sarebbe fatto scrupolo nemmeno di andarla a pescare a casa (“a Terracina o dove c**** abiti“). A suffragio delle minacce, il fratello, in un altro messaggio, promette poi che il giorno in cui i due si incontreranno “lo ricorderai per tutta la vita“.
Parole decisamente forti, ma anche immagini tra gli atti al vaglio dei magistrati. Per la precisione, un video che ritrae un amico dei Bianchi esplodere alcuni colpi di pistola in aria. Al suo fianco c’è un altro ragazzo, che con un coltello finge il gesto di sgozzare. Tra gli elementi emersi nel corso delle indagini, inoltre, anche un tentativo di mettere ko una telecamera di videosorveglianza, posizionata all’esterno della casa di uno dei ragazzi.
VITTORIO SGARBI NEI GUAI
Cronaca
Infrazione di spaccio di cocaina in Curva Sud: sei ultrà romanisti sotto indagine e collegamenti con i Senese

Il tifo per la Roma si intreccia con un sistema di spaccio di droga che coinvolge diverse tifoserie, replicando modelli di potere già esistenti. Le indagini attuali rivelano che, come ai tempi di ‘Fabrizio Piscitelli’, alias Diabolik, gli interessi legati al traffico di stupefacenti persistono, in particolare durante le partite.
Spaccio di cocaina in Curva Sud
Nella Capitale, l’attenzione della Direzione distrettuale antimafia si concentra sulla Curva Sud, associata al Gruppo Quadraro, emerso dopo lo scioglimento degli storici Fedayn. Questo gruppo è stato coinvolto in incidenti legati a rivalità con tifoserie, inclusa quella napoletana, culminata in un furto simbolico che ha portato alla scomparsa della loro identità ultrà. Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema di spaccio di cocaina organizzato nei bagni della Curva Sud durante le partite. Sei ultrà romanisti, compresi un minorenne e un nipote di un noto pregiudicato, sono stati accusati di gestire questa attività illecita. Gli indagati sono stati sottoposti a interrogatori e perquisizioni, con esiti che non hanno rivelato ulteriori dettagli rispetto a quanto già documentato.
Nuovi sviluppi a Milano
Parallelamente, a Milano sono emerse informazioni nel processo contro tre ultrà rossoneri riguardanti Luca Lucci, ex capo della curva sud. Durante le udienze, sono stati descritti i legami di Lucci con il rapper Fedez e le sue iniziative imprenditoriali, inclusa la creazione di una società per la sicurezza. Lucci ha avuto contatti con diversi rapper, destinando alcuni dei suoi collaboratori a gestire la sicurezza durante eventi.
Le indagini su entrambe le situazioni continuano, evidenziando una rete complessa di relazioni tra sport, criminalità e cultura popolare.
Cronaca
Una fiaccolata delle reti pacifiste in Campidoglio per Gaza

Mercoledì 2 aprile, alle 18:30, si svolgerà una fiaccolata in Piazza del Campidoglio per sensibilizzare sull’attuale situazione in Israele e Palestina. L’evento è parte di una mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil, aperta a vari gruppi associativi e sindaci, incentrata su temi come lavoro, pace, diritti e ambiente. Gli organizzatori, tra cui Anpi Provinciale di Roma, Cgil Roma e Lazio, Libera Roma, e altri, hanno espresso che “non possiamo restare fermi e in silenzio davanti eccidi contro la popolazione palestinese e alla sottrazione della loro terra”.
Richieste al Consiglio di Sicurezza dell’ONU
Il testo dell’iniziativa sottolinea la necessità di un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dei governi mondiali affinché il governo di Netanyahu interrompa le ostilità. Gli organizzatori affermano: “La rottura della tregua e la ripresa delle ostilità pregiudica la sicurezza e la vita delle persone”. Viene richiesto un cessate il fuoco duraturo, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi, la fine del blocco degli aiuti e sanzioni economiche contro Israele.
Appello della Cgil Nazionale
L’appello è supportato anche dalla Cgil nazionale, che ha dichiarato: “Non possiamo rimanere in silenzio e ci mobiliteremo con presidi e iniziative in tutta Italia per dire: ‘Fermate Israele. A Gaza e in Cisgiordania muore l’umanità’”. La fiaccolata del 2 aprile avrà la presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
L’iniziativa mira anche al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione Europea e alla protezione dei giudici internazionali della Corte dell’Aja.
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