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Cronaca

Amanda Knox nella bufera: il commento social scatena polemiche sul web

Amanda Knox torna a far discutere: sul web è nata una nuova polemica relativa all’ex studentessa statunitense accusata dell’omicidio Meredith Kercher, avvenuto nel 2007 a Perugia.

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Amanda Knox nella bufera: il commento social scatena polemiche sul web

Dopo 4 anni di carcere con l’accusa di omicidio della studentessa inglese, per la donna è arrivata l’assoluzione, sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nel 2015. Nelle ultime ore su Twitter ha preso piede un gioco lanciato da un account britannico: racconta una storia horror in 5 parole. Amanda Knox, di tutta risposta, ha commentato con le seguenti parole: “Unforgettable study abroad in Italy” (Indimenticabile studio all’estero in Italia).

LE POLEMICHE SOCIAL

Un commento che ha scatenato le polemiche degli utenti del web, che hanno trovato le parole della donna fuori luogo e irrispettose nei confronti di Meredith. “Vergogna, hai scherzato sulla storia di una ragazza uccisa” una delle prime reazioni. Immediata la replica dell’americana, che ha sottolineato di aver trascorso 4 anni in carcere ingiustamente: “La mia reputazione ha subito danni enormi a causa di una condanna ingiusta, è stato orribile. Le persone che mi attaccano pensano che io sia un’assassina ma ho diritto di fare una battuta sul trauma che ho vissuto“. A 14 anni di distanza il caso di Perugia, per il quale è stato condannato in via definitiva l’ivoriano Rudy Guede, continua ancora a far discutere.

Amanda Knox
Amanda Knox

UOMINI E DONNE, ARRIVA LA SVOLTA

Cronaca

Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Cronaca

Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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