Calcio
Luis Enrique cuore Italia: “Amo il vostro paese e Roma”
Luis Enrique cuore Italia: a poche ore dalla sfida contro gli azzurri, il ct spagnolo rivela il suo amore per il nostro paese e per Roma
Luis Enrique cuore Italia. Parole al miele del ct della Spagna verso il nostro paese e la Capitale.
Quella di stasera a Wembley non sarà una gara qualunque per Luis Enrique cuore Italia. E non soltanto perchè si gioca, contendendolo proprio agli azzurri, l’accesso alla finale di Euro 2020. Pur allenando le Furie Rosse, è rimasto infatti molto legato al nostro paese, per via del suo trascorso come allenatore della Roma. Un’esperienza che ha voluto ricordare, a poche ore dalla gara, ai microfoni di Sky Sport.
L’ha definita “bellissima“, anche se “solo di un anno“. Un fattore quest’ultimo che, ammette, costituisce un grosso rimpianto nella sua carriera. Ma che non ha intaccato i sentimenti che prova per la Capitale e in generale per il paese: ha infatti confessato di amarle molto entrambe, in tutti i loro aspetti. Così come ama molto sfidare l’Italia: a tal proposito, ha ricordato il prossimo confronto, “a novembre, in Nations League“. Ma proprio a una partita contro gli azzurri è legato un episodio non certo piacevole: la gomitata ricevuta da Tassotti a USA ’94. Il 51enne prova però a minimizzare, dichiarando di non averne fatto mai menzione con i propri giocatori e di aver poi chiarito con l’ex difensore del Milan.
Quanto poi alla partita di stasera, sottolinea le difficoltà che possono venire per la propria squadra. Merito soprattutto delle doti degli uomini di Mancini: i quali fanno divertire con un “bel calcio“, oltre ad essere molto abili nel pressing in ogni zona del campo. A suo parere, sarà una gara intrisa di “intensità e passione“. Una gara che, oltre lui, vedrà in campo anche un altro ‘italiano’: lo juventino Morata, che sfiderà i compagni di squadra Bonucci e Chiellini. Proprio la conoscenza che lega i tre non preoccupa però il tecnico, maggiormente alle prese con le “soluzioni di gioco migliori per la nostra squadra“.
Tra queste, una sarà sicuramente presente: “essere la Spagna“. Il tecnico sembra infatti orientato a non utilizzare il tiki taka, ma a fare la partita “dal 1′ al 90′“. Uno spirito cui, assicura la squadra resterà fedele, a prescindere da quale sarà il risultato.