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ALESSANDRINO Estorsione a colpi di pistola: coppia in manette
ALESSANDRINO Estorsione a colpi di pistola: momenti di terrore per una famiglia del V Municipio di Roma
ALESSANDRINO Estorsione a colpi di pistola. Gravissimo episodio nella zona del V Municipio.
<strong>ALESSANDRINO Estorsione a colpi di pistola . E’ accaduto la notte scorsa. A dare l’allarme, con una telefonata al NUE 112, un’adolescente: chiedeva aiuto perchè lei e i genitori erano in pericolo a causa di colpi d’arma esplosi da un uomo. Sul posto, per le verifiche del caso, sono così giunte alcune pattuglie della Sezione Volanti e del V Distretto Prenestino. Qui la loro attenzione è stata destata da una coppia che usciva dal palazzo con un neonato in braccio. Ad insospettire gli agenti in particolare il loro nervosismo e l’insofferenza alla richiesta di documenti. Atteggiamento che i due hanno spiegato con la fretta di dover portare il bambino al Pronto Soccorso. Ad un certo punto però l’uomo, 26enne romano, è partito di testa e, per sottrarsi al controllo, ha inziato a spingere i poliziotti.
Due di questi ultimi, di sesso femminile, hanno così provveduto a perquisire la donna, 25enne anche lei romana. E nella sua borsa hanno fatto l’incredibile scoperta: una pistola caricata con 5 colpi. Altri 8 erano invece presenti in un altro caricatore. I due avevano provato a nasconderli dentro la federa di un cuscino, insieme a 6530 euro. Altri 330 sono stati invece rinvenuti nel borsello del 26enne, anche lui sottoposto a perquisizione. La coppia è stata così fatta salire in macchina, nonostante l’intervento di circa 20 ragazzi, che hanno provato senza successo ad impedirglielo. Sul posto sono tuttavia rimasti alcuni agenti, ai quali non è sfuggito un proiettile conficcato nel portoncino d’ingresso dello stabile.
Da alcune tracce di sangue sono così risaliti ad un appartamento al piano terra. Al loro suono del campanello ha risposto un uomo con il pollice destro ferito da arma da taglio. Agli agenti ha spiegato di esserselo procurato mentre tagliava il pane con un coltello da cucina. Presenti in casa anche la moglie e la figlia, apparse visibilmente scosse. E’ stata proprio la donna a raccontare come si sono svolti i fatti: il marito, a tarda serata, sarebbe andato nell’appartamento del 26enne, nello stesso edificio, per dirimere alcune questioni di denaro. Preoccupata perchè non ritornava, la donna si sarebbe affacciata sul pianerottolo e avrebbe sentito il giovane gridare “Ti ammazzo, mi devi ridare i soldi“.
A quel punto, l’uomo sarebbe rientrato in casa, per poi nuovamente uscirvi dopo aver afferrato un mattarello. Sul ballatoio si sarebbe trovato di fronte la 25enne, che con un coltello lo avrebbe ferito alla mano. Barricatosi in casa, dall’esterno ha continuato a sentire urla minacciose: “Tanto dove vai? Ti ammazzo”. Ad esse è poi seguito un colpo d’arma da fuoco sparato verso la porta. Tanto è bastato alla figlia dell’uomo per sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine. Insieme alle quali è giunto anche il personale della Scientifica per gli opportuni rilievi. Per il 26enne e la 25enne è invece stato disposto il fermo: devono rispondere di estorsione, ricettazione e detenzione abusiva d’arma, oltre che di accensioni ed esplosioni illegali. Trasferiti in carcere, a breve saranno processati.