Politica
I laziali non perdonano Calenda, lui si scusa: “Forza Lazio, sì allo stadio”
Calenda fa marcia indietro e si scusa per il tweet contro i tifosi della Lazio
Un tweet (i laziali non votano. Non capiscono la scheda elettorale) che, alla luce della sua candidatura a sindaco di Roma, si sta rivelando un boomerang. I laziali non perdonano Calenda e lui, per rimediare, fa un passo indietro.
“Continuo a ricevere messaggi sul mio tweet di un anno e mezzo fa sulla Lazio. Credo sia utile chiarire il mio rapporto con il calcio. Lo seguo pochissimo. Da ragazzino ero della Roma e ancora oggi è la mia squadra. Ma non vado allo stadio e non seguo le partite in TV. Da tutta la vita prendo in giro mio fratello che è un tifoso sfegatato della Lazio. A lui era rivolta quella battuta infelice. Unica cosa che mi interessa è riuscire a far fare i due stadi, evitando di prendere in giro i tifosi di Lazio e Roma rispettivamente su Flaminio e Ostiense, che sono location difficilissime se non impossibili. Abbiamo fatto una proposta per lo stadio della Roma articolata e circostanziata. Lo faremo anche per la Lazio. Ho sempre pensato che l’ironia fatta e ricevuta è un’ottima cosa per la salute mentale dell’umanità. Tifosi inclusi. E adesso, anche se quasi mi si blocca il dito, per espiare chiuderò questo post con Forza Lazio. Se non basta la prossima volta vi canto l’inno. “Vola un’aquila nel cielo”…”. Così su Facebook Calenda.