I Municipio
FOTO Quartiere Prati nel degrado, tra topi e rifiuti
Il quartiere Prati alle prese con topi, immondizia e senza tetto.

Il lussuoso quartiere Prati sommerso dai topi e immondizia con cassonetti stracolmi. La rabbia dei residenti
C’era una volta il quartiere Prati, nella Roma bene nel nord della città. A due passi dal Vaticano, dalla cupola di San Pietro, dallo Stadio Olimpico, da Piazza del Popolo. Insomma il pieno centro di Roma che però ha subito un tracollo senza precedenti. la nostra redazione, dopo alcune richieste dei residenti, ha voluto perlustrare la zona vicino alla metro Ottaviano. Tra via Ottaviano, via Germanico, via Giulio Cesare e spingendosi fino a Circonvallazione Clodia, si è potuto constatare come la situazione non sia delle migliore. Emblematico il caso dei topi, dominatori della strada nelle ore notturne. Così ci fanno notare anche un topo morto a Via Germanico, ormai ridotto a poltiglia, che non viene tolto da settimane.
NON SOLO TOPI, ANCHE IMMONDIZIA E VAGABONDI

Tra i cassonetti stracolmi si aggirano topi di grandi dimensioni che fanno scappare i turisti presenti in zona, meno i residenti ormai abituati a scene del genere: “Non è più il quartiere Prati di una volta“, ci dice una signora che abita in zona da più di 50 anni. Poi c’è il triste caso di Viale Giulio Cesare, una via abbandonata a se stessa piena di mini market e di bancarelle che occupano il lungo marciapiede. E i cassonetti sono pieni e l’immondiza spesso a terra.

La notte non sembra essere un porto sicuro con la presenza su via Ottaviano di numerosi senza tetto che stazionano sulle panchine e sul bordo del marciapiede. E’ triste vedere un quartiere storico e a due passi dal Vaticano ridotto in questo stato. Un biglietto da visita inquietante per i tanti turisti che vengono in città e stazionano nel quartiere, crocevia del turismo capitolino. Ci si augura un cambio di tendenza e di importanti interventi che, dopo le elezioni, dovranno essere presi in considerazione dalla nuova amministrazione.

Centro Storico
Domenica Ecologica a Roma, stop auto 24 marzo 2024: orari e dove

Domani, 24 marzo, a Roma si terrà la quinta e ultima domenica ecologica, durante la quale sarà bloccata la circolazione delle auto. Il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 nella nuova Zona a Traffico Limitato (Ztl) fascia verde.
Sono esentati dal divieto di circolazione i veicoli che utilizzano metano, Gpl, trazione ibrida o elettrica, veicoli bi-fuel (con doppio sistema di alimentazione benzina-Gpl o benzina-metano), anche se trasformati con impianto a Gpl o metano e omologati in classe Euro 3 e successive, veicoli Euro 6 a benzina, ciclomotori Euro 2 e successivi e motocicli a 4 tempi Euro 3 e successivi.
I Municipio
Piazzale Labicano, automobilisti in ostaggio dei lavavetri

Perché nessuno fa nulla per allontanare il gruppo di lavavetri che ormai si è impadronito di Piazzale Labicano?
Questa è una domanda che si saranno fatti in tantissimi, ma a cui il Comune di Roma, sotto la giunta di Roberto Gualtieri, ancora non riesce a dare nessuna risposta. Dopo le violenze sessuali del Pigneto, la tendopoli abusiva di viale Pretoriano, oggi vi parleremo dei lavavetri che hanno conquistato piazzale Labicano, subito dietro Porta Maggiore, dove tra l’altro c’è spesso un mercatino di merce di dubbia provenienza, che comunque sia – con arroganza e insistenza esagerata – obbligano soprattutto le donne, gli anziani e le persone benestanti a sborsare delle mance non volute per un lavaggio del parabrezza che nessuno ha richiesto.
Il gruppo, come si vede nella foto del nostro fotografo, è composto da sette-otto persone di nazionalità rumena e più volte (i cosiddetti zingari), notati dal nostro giornalista, con insistenza “assaltano” le macchine per raccimolare qualche soldo. Per carità, dispiace che debbano fare questo per guadagnarsi da vivere, però è anche vero che a tutto c’è un limite e il gruppo – abbastanza nutrito e arrogante – crea non pochi disagi a chi spesso frequenta o percorre la strada che unisce la Casilina con la Prenestina.
Speriamo che il sindaco Gualtieri o i vigili di competenza leggano questo articolo, ascoltando le nostre proteste, che di fatto rappresentano il 99% degli automobilisti e dei cittadini che aspettano i mezzi pubblici sulla banchina adiacente il piazzale, risolvendo la situazione di degrado sotto gli occhi di migliaia di persone.
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