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IV Municipio

TOR CERVARA Rave nel parco interrotto dalle forze dell’ordine

Tor Cervara Rave nel parco: intervengono le forze dell’ordine e spengono tutto.

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TOR CERVARA Rave nel parco interrotto dalle forze dell’ordine

TOR CERVARA Rave nel parco: denunce e sequestri da parte dei Carabinieri.

TOR CERVARA Rave nel parco ha inaugurato la domenica del quartiere del IV Municipio. Erano da poco passate le 8 quando al centralino del 112 è arrivata una chiamata. Ad effettuarla alcuni cittadini, che stavano dando l’allarme per un assembramento, condito da musica ad alto volume, all’interno della zona detta ‘Cervelletta‘. Proprio qui si sono quindi recati i Carabinieri della Compagnia Montesacro, accompagnati dai colleghi del Nucleo Radiomobile capitolino.

E hanno fatto un’incredibile scoperta. L’area era infatti occupata da 13 giovani, di sesso sia maschile che femminile ed età compresa tra i 25 e i 34 anni. Tra loro, ed è questa la cosa che ha fatto più scalpore, non vi erano però solo ragazzi romani: alcuni provenivano infatti anche da altre zone d’Italia. E non solo vicine alla Capitale, quali Perugia, L’Aquila o Pescara, ma anche piuttosto lontane, come Catania. Un raduno in piena regola quindi, sullo stile di quello svoltosi qualche settimana fa sul lago di Mezzano, nel Viterbese.

Il gruppetto aveva posizionato sul terreno, dopo averle collegate ad un mixer, alcune casse. E proprio da queste ultime si propagavano le note, ben percepibili anche a grande distanza. Uno spettacolo cui hanno fortunatamente posto fine i militari intervenuti. Tutti i partecipanti sono stati identificati e denunciati: dovranno rispondere di aver occupato terreni pubblici. Nei guai anche il patron della manifestazione: oltre al sequestro dell’impianto stereo, anche per lui è arrivata una denuncia. Il reato contestatogli è mancata osservanza delle prescrizioni pro incolumità pubblica nei pubblici spettacoli/ritrovi.

PIAZZA NAVONA, 2 LOCALI CHIUSI DALLA POLIZIA

Cronaca

Ma è normale chiudere via Tiburtina per lo street food?

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Ma è normale chiudere via Tiburtina per lo street food?

Oggi la via Tiburtina è chiusa al traffico per consentire la 3 giorni dedicata allo street food. Una scelta che non è proprio il massimo per diversi motivi: il primo è che da oggi il traffico su via Tiburtina è impazzito per un evento privato che ha messo in seria difficoltà tutto il tratto di strada intorno ai quartieri adiacenti, tipo Casal Bertone, Casal Bruciato e Portonaccio.

Ci auguriamo che gli organizzatori e soprattutto le istituzioni del Municipio IV abbiano riflettuto su una location che di fatto sta in mezzo alla strada senza misure di sicurezza adeguate perché proprio a due metri dagli stand che somministrano cibi e bevande, le autovetture e i mezzi pubblici scorrono a velocità elevate.

Sicuramente dal Municipio avranno pensato anche ad altri posti per lo street food e sicuramente non c’era nemmeno un’alternativa, ma i disagi al traffico sono notevoli e la location, per così dire insolita, lascia più di qualche perplessità. La domanda nasce spontanea “Ma non c’era un altro posto per fare lo street food? La scelta del municipio ha spaccato in due il quartiere fra contrari e i favorevoli all’evento enogastronomico.

Ilaria Salis candidata alle Europee. Alla faccia delle persone perbene 

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Cronaca

Via Camisena, Arrestato con oltre 6 etti di droga: tentava di coprire l’odore con il caffè

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Via Camisena, Arrestato con oltre 6 etti di droga: tentava di coprire l’odore con il caffè

Un 29enne italiano è stato arrestato a Roma dagli agenti dell’VIII Distretto Tor Carbone per detenzione ai fini di spaccio di oltre 6 etti di droga, tra hashish e marijuana.

Cronaca Roma – L’odore di droga e il tentativo di fuga. L’uomo è stato notato dagli agenti mentre camminava in via Camesena, in zona Tiburtina al IV Municipio, con uno zaino a tracolla, guardandosi ripetutamente alle spalle. Insospettiti, gli agenti lo hanno fermato per un controllo. Il 29enne, privo di documenti, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato.

All’interno dello zaino, gli agenti hanno trovato diverse bustine termosaldate, panetti e cilindri di droga, per un peso complessivo di oltre 6 etti. In una tasca del giubbotto dell’uomo sono stati inoltre trovati 4630 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

L’ispezione del cellulare dell’uomo ha fornito ulteriori prove della sua attività di spaccio. Sono state infatti trovate diverse conversazioni con vari acquirenti su una piattaforma di messaggistica. Il 29enne è stato arrestato e portato in tribunale, dove il giudice ha convalidato l’arresto. L’arresto è un esempio dell’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare lo spaccio di droga e nel garantire la sicurezza dei cittadini. Fonte

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