Attualità
Tornerà in vita il mammut : “Stanziati 13 milioni dall’università di Harvard”
Tornerà in vita il mammut, dagli Usa ne sono sicuri e per il progetto sono stati stanziati già 13 milioni di dollari
Tornerà in vita il mammut, dagli Usa ne sono sicuri e per il progetto sono stati stanziati già 13 milioni di dollari
Tornerà in vita il mammut. Le parole della Colossal, azienda statunitense che si occupa di genetica hanno fatto scalpore in tutto il mondo. Se per molti è solo fantascienza, vi assicuriamo che non è un nuovo film di Spielberg, ma il progetto è reale e l’azienda assieme al genetista della Harvard University, George Church promettono di riportare in vita l’animale estinto migliaia di anni fa. Sono già stati stanziati 15 milioni di dollari, in euro poco meno di 13 milioni.
COME FARANNO ?
L’obiettivo è quello di creare un ibrido con l’elefante asiatico e sfruttare alcuni embrioni del mammut estinto. Il team di Church annuncia che i primi ibridi nasceranno tra 4\6 anni e che saranno apportate più di 50 modifiche al codice genetico dell’elefante asiatico per dargli le caratteristiche necessarie per vivere nell’artico.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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