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“Negli scontri a Roma istigazione all’odio”: il consiglio UE tuona. E annuncia risposte
“Negli scontri a Roma istigazione all’odio”: il consiglio UE torna con durezza e fermezza sui fatti del 9 ottobre nella Capitale.
“Negli scontri a Roma istigazione all’odio“. E’ duro il commento del consiglio UE sulle manifestazioni No Green pass delle scorse settimane. Rappresentata dal Ministro degli Esteri sloveno Logar, l’istituzione ha evidenziato come gli episodi capitolini siano solo una delle dimostrazioni dell’ascesa dell’estrema destra e del razzismo nel continente. Colpa della pandemia, che, dice, “ha esercitato forti pressioni sulla società“, in un’Europa che, ribadisce, resta “basata sulla diversità e la tolleranza“. E che, di fronte a tutto ciò, non deve starsene con le mani in mano: “E’ importante – prosegue Logar – rispondere ai rischi tempestivamente, identificando immediatamente comportamenti che possono portare a terrorismo e violenze“.
Sull’assalto alla Cgil interviene poi la Commissaria all’Uguaglianza Dalli. A suo avviso, nell’episodio si può intravedere un’uscita dalla clandestinità di certi sentimenti: “Ormai sono sempre più alla luce e rischiano di minare la stabilità delle nostre democrazie“. Contro di essi, “illegali nell’UE“, sarebbero già al vaglio gli opportuni provvedimenti: “Valuteremo che i paesi membri abbiano recepito le norme in materia“, aggiunge Dalli. Che non esclude, in caso contrario, l’invio di “procedure di infrazione“. Non solo: tra le iniziative, anche una “strategia per l’antisemitismo”, oltre ad una stretta sui contenuti web: in particolare, si parla di un obbligo per i provider di rimuovere post terroristici entro un’ora dalla segnalazione