E’ costato carissimo per alcuni studenti universitari e non solo aver partecipato al rave alla Sapienza nell’aprile 2018.
Il rave alla Sapienza, dal titolo ‘Teppafest’, ebbe luogo nel cortile dell’Ateneo. Ad esso parteciparono circa 500 persone, che si dettero a balli scatenati ai piedi del palco. Tra loro, anche i 22 ragazzi che ieri, nell’aula di Piazzale Clodio, hanno iniziato l’iter processuale proprio per quei fatti. L’accusa formulata nei loro confronti è di violenza privata in concorso. Secondo gli inquirenti, infatti, avrebbero avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione e la gestione della manifestazione. E anche nell’impedire che i vigilanti dell’Università potessero intervenire per porvi fine. A dare avvio alle indagini l’intervento del rettore, che non aveva dato il suo placet allo svolgimento: avvertito dagli addetti alla sicurezza, aveva infatti presentato denuncia alle forze dell’ordine.