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Cronaca

Bambino ucciso in casa a Vetralla, in manette il papà

Tragedia in famiglia in provincia di Viterbo: bambino ucciso in casa a Vetralla

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Bambino ucciso in casa a Vetralla, in manette il papà

Svolta nel caso del bambino ucciso in casa a Vetralla. E’ finito infatti in manette l’autore dell’omicidio, avvenuto nel pomeriggio di ieri: si tratta del papà del piccolo, di appena 10 anni. L’uomo si trova al momento ricoverato presso l’ospedale di Viterbo, sorvegliato strettamente dai Carabinieri. 44 anni, cittadino polacco, secondo le disposizioni dei magistrati, non avrebbe potuto per nessun motivo avvicinarsi alla famiglia. Un divieto che è riuscito a eludere nella giornata di ieri, quando è fuggito dall’ospedale di Roma dove era stato trasportato causa positività al Covid. Fatale per il figlio un unico fendente, che l’uomo gli avrebbe lanciato con un coltello e che lo ha colpito alla gola. A dare l’allarme è stata la madre del bambino, quando è rientrata a casa: non appena varcata la soglia, ha infatti trovato il figlio già in agonia, immerso in un lago di sangue. Nell’abitazione c’era anche il 44enne, che si trovava in un’altra camera incosciente di quanto accaduto. Proprio per questo, è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici, per determinare se abbia assunto alcool o droghe. Sulla vicenda stanno ora indagando i Carabinieri, i quali dovranno chiarirne la dinamica e soprattutto i contorni. Intanto a Vetralla è stato proclamato per oggi il lutto cittadino.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali

La scena del crimine dimenticata

Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.

L’agguato e le vittime

Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar

Il Caos Notturno a Roma

Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.

La Vittima Inconsapevole

Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.

La Parola del Titolare del Bar

Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.

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