Attualità
Si rompe il polso in pausa caffè. Donna condannata a pagare 5000 euro
Pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore

Nessun indennizzo e nessuna invalidità per coloro che subiranno infortuni in pausa caffè fuori dal posto di lavoro anche se autorizzati da un superiore. Questa la decisione della Cassazione in merito al ricorso dell’Inail contro l’indennizzo a favore di una donna in servizio presso la Procura di Firenze. L’impiegata si era allontanata dal posto di lavoro per un caffè e, dopo una caduta in strada, si era rotta il polso.
Pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore
I fatti risalgono al luglio 2010 e, da lì, una serie di processi e vicissitudini hanno scandito i successivi 11 anni. In Tribunale, la donna aveva ottenuto in secondo grado un indennizzo del 10% per danno permanente e il riconoscimento di invalidità. Ora, a 11 anni di distanza dall’episodio, la stessa è stata condannata al pagamento di 5300 euro di spese legali e di giustizia avendo perso il diritto agli indennizzi alla luce del responso odierno della Cassazione.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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