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Si rompe il polso in pausa caffè. Donna condannata a pagare 5000 euro

Pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore

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Si rompe il polso in pausa caffè. Donna condannata a pagare 5000 euro

Nessun indennizzo e nessuna invalidità per coloro che subiranno infortuni in pausa caffè fuori dal posto di lavoro anche se autorizzati da un superiore. Questa la decisione della Cassazione in merito al ricorso dell’Inail contro l’indennizzo a favore di una donna in servizio presso la Procura di Firenze. L’impiegata si era allontanata dal posto di lavoro per un caffè e, dopo una caduta in strada, si era rotta il polso.

Pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore

I fatti risalgono al luglio 2010 e, da lì, una serie di processi e vicissitudini hanno scandito i successivi 11 anni. In Tribunale, la donna aveva ottenuto in secondo grado un indennizzo del 10% per danno permanente e il riconoscimento di invalidità. Ora, a 11 anni di distanza dall’episodio, la stessa è stata condannata al pagamento di 5300 euro di spese legali e di giustizia avendo perso il diritto agli indennizzi alla luce del responso odierno della Cassazione.

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