Dalla Rete
Strappare lungo i bordi, la serie in romanesco che spopola in rete divide il pubblico
Strappare lungo i bordi, la serie in romanesco divide il pubblico
Strappare lungo i bordi è una nuova serie Netflix che da giorni sta spopolando in rete, da un’idea di Michele Rech, in arte “Zerocalcare“. Rech, 37 anni è uno storico fumettista italiano che può dire di avercela fatta. Con “Strappare lungo i bordi” racconta il disagio quotidiano di una generazione lasciata a se stessa, senza risorse, ne’ certezze. Una caratteristica della serie che sta dividendo il pubblico è la parlata romanesca nei dialoghi, la stessa che avvolge le periferie romane. Se per alcuni è un’aggiunta di successo, per altri perbenisti è una sorta di rovina, decadentismo culturale. Come se per magia si fossero dimenticati di attori del calibro di De Sica, Proietti e Sordi che hanno fatto del romanesco il loro cavallo di battaglia. Riprendendo una famosa frase di Alberto Sordi, nel Marchese del Grillo : “Perche’ io so io e voi non siete un ca**o” dedicata a tutti i criticoni, perbenisti.
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